I Coma_Cose ci hanno raccontato della loro storia d’amore e il significato del nuovo album. Ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Carlo Mondonico e Anna Patti ai Coma_Cose all’interno di Spoiler: il programma mattutino di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
1_Chi è “Coma” e chi è “Cose”?
Francesca: io non mi sono ancora data una risposta, tu?
Fausto: neanche io, ci stiamo ancora lavorando.
Francesca: è una domanda difficilissima, va a giorni alterni, da come ci svegliamo.
2_Avete in programma tante date e ci sono già tanti sold out. Avete pensato anche a due tappe fuori dall’Italia: una a Londra e una a Parigi.
Fausto: il tour è già iniziato, siamo a metà strada e siamo molto contenti. Le date sono andate sold out ancora prima di cominciare. Siamo a metà strada per quanto riguarda la parte invernale dei club, dopo continuiamo con la parte estiva e con le date all’estero. Siamo felicissimi.
3_Proprio stamattina avete aggiunto una tappa a Senigallia, anche li sold out.
Francesca: doppia anche a Senigallia. È pazzesco. Facciamo tutte doppie date praticamente, una dietro l’altra.
Coma_Cose: «Il nuovo album sarà un invito alla riflessione»
4_C’è qualcosa di autobiografico nel tipo del vostro album: “Un meraviglioso modo di salvarsi”?
Francesca: il titolo è una sorta di invito alla riflessione e anche all’ammissione di colpa, quindi la ricerca di un modo per salvarsi da qualcosa. Tutti, in fondo, abbiamo bisogno di salvarci da qualcosa, ma magari fosse solo una cosa (ride, ndr). Il disco analizza l’individuo nel mondo di oggi, è un diario di riflessioni.
Fausto: ci sono anche tante sonorità diverse, spaziamo da una cosa all’altra, l’abbiamo fatto dal giorno zero e qui abbiamo dato ancora di più.
5_”L’addio non è una possibilità” è una frase che hai scritto tu, Fausto.
Fausto: è la frase che racchiude un po’ tutta la canzone. Anche se una storia finisce, ma quella persona ti ha lasciato qualcosa vuol dire che ci pensi, che non è stato inutile e che in qualche modo il rapporto continuerà per sempre.
6_Una delle prime volte che siete usciti insieme, avete cantato ad un karaoke.
Fausto: prima e ultima volta.
Francesca: era il compleanno di un ragazzo che conoscevo all’epoca e che aveva deciso di festeggiare in un karaoke di Corso Como. Purtroppo nessuno voleva andarci, allora io e le mie amiche abbiamo deciso di fare queste esperienza un po’ “particolare”. Io e Fausto ci eravamo appena conosciuti, lui è venuto con un amico e ci siamo ritrovati a cantare insieme. Abbiamo cantato le classiche canzoni degli anni ’90: 883, Ramazzotti, i classici.
7_Sono tutti rimasti colpiti da come avete portato in scena la vostra canzone al Festival di Sanremo.
Francesca: quest’anno abbiamo lavorato insieme a una coreografa, Alessandra Valenti. Abbiamo voluto che tutto fosse molto sintetico anche nel racconto. Ci piaceva raccontare anche col corpo quello che succedeva all’interno della canzone.
Fausto: possiamo dire che era il primo Sanremo perché il primo che abbiamo fatto era quello sfortunato, senza pubblico. Dovevamo quindi riprendere la narrativa da dove l’avevamo lasciata. Volevamo portare l’ascoltatore dentro la nostra storia.
8_Avete fatto un tatuaggio insieme che è collegato a un film, spiegateci.
Francesca: quando ci siamo conosciuti, tra le varie cose in comune, c’era anche il film “Non ci resta che piangere”, uno dei nostri film preferiti. L’abbiamo visto insieme e abbiamo riso tantissimo. Per questo abbiamo deciso di tatuarci una frase perché ci rappresenta. Siamo come Troisi e Benigni, un po’ persi nel mondo.