Il Tre ci ha raccontato come da TikTok è diventato un personaggio e cantante così popolare. Ascolta e leggi l’intervsta!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Il tre all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.
1_ Come sei diventato così famoso?
Sono passato da niente a tutto in poco tempo perché ho tanta gavetta alle spalle, anche se non tutti conoscono il mio percorso. Il singolo che mi ha fatto conoscere al pubblico è stato “Cracovia 3”, quello più underground. C’è stata prima l’enorme vetrina di Real Talk, poi per un periodo sono stato fermo perché ho avuto dei problemi per questioni legate ai contratti e quindi ho perso un po’ di tempo. Con Cracovia 3 sono riuscito a sfruttare il momento, il pezzo era forte.
2_ Poi hai cambiato un po’ stile?
Considera che come ti dicevo prima ho tanta gavetta alle spalle. Ho fatto anche tanto rap e anche se poi mi sono stufato non abbandonerò mai questo genere. Ci sarà sempre, anche nel prossimo disco, però mi sono voluto evolvere a livello artistico.
3_ C’è mai stato un momento in cui hai deciso di lasciare perdere tutto e di iscriverti all’università?
Non ho mai pensato di iscrivermi all’università, ma ci sono stati dei momenti in cui ho pensato per cosa stessi facendo tutto questo. Ho iniziato a fare rap all’età di 14 anni e ho fatto il passo in avanti a 20. Ho passato tanto tempo a pensare se tutto questo mi portasse a qualcosa, ma dentro di me sapevo che prima o poi qualcosa sarebbe successo. Quando partecipavo ai contest mi chiedevo come la gente non riuscisse a capire che ero il migliore, sapevo che prima o poi sarebbe cambiato qualcosa.
4_ Hai qualcuno accanto che nel tempo ti ha spronato e ti ha fatto rendere conto delle tue potenzialità?
Adesso ho delle persone accanto che mi supportano e che fanno si che io sia più consapevole di me stesso. Prima, invece, facevo tutto da solo, nessuno mi ha indicato la strada o dato un consiglio. Ho fatto tutto di testa mia con degli amici che mi supportavano, ma non c’era nessuno che mi spingesse a fare meglio o a fare di più.
Il Tre: «Ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare»
5_ Sei legato a Roma?
È la mia città, dove sono cresciuto e mi sono avvicinato alla musica.
6_ Qual è il significato di “Voglio solo avere il sole un paio di volte”, presente nel tuo brano “Roma”?
È un riferimento al fatto che sono molto metereopatico, quindi quando esco e vedo che c’è il sole, cerco di sentirlo mio il più possibile perché solitamente a me piace sguazzare nella tristezza e nella malinconia. Da questo nascono i miei pezzi.
7_ Sei stato dipinto come una persona che cambia idea spesso.
Ogni due secondi. Nella musica e in tutte le cose che faccio non sono mai contento perché voglio sempre fare tutto.
8_ Come risolvi questa cosa nella musica?
Ho fatto un percorso, sono cresciuto e sono diventato più maturo grazie anche alle persone che mi stanno accanto. Scrivo un pezzo, il giorno prima mi piace e il giorno dopo non mi piace più, me lo segno, e poi riascolto dicendomi che se l’ho fatto è perché mi piaceva. Metto punti fermi con me stesso.
9_ Hai dovuto abbandonare l’idea di piacere a tutti.
È stata tosta. All’inizio avevo la mia parte di ascoltatori, poi quando inizi ad arrivare al grande pubblico ti rendi conto che non puoi piacere a tutti. Ho avuto un trauma perché ho capito che lo dovevo accettare, l’importante è avere la propria parte di pubblico fedele.
10_ Sei esploso su TikTok che ti ha dato una bella mano a diventare popolare.
TikTok è un social di intrattenimento e io ho un milione di follower, su questo numero così grande pochi sanno la mia storia o cosa faccio veramente, molti sono convinti che io faccia il tiktoker. Il pubblico di questa piattaforma è completamente diverso rispetto a quello che trovo davanti al palco durante ai miei live. Secondo me difficilmente qualcuno che mi segue su TikTok compra un biglietto per un live.