Beatrice Quinta ci ha raccontato la forza della femminilità nella musica e i suoi progetti futuri. Ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Beatrice Quinta all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_Sei appena tornata da un tour, sei carica.
Di solito sono sempre a 150, però in questo periodo sono a 190!
2_Sei da sempre una grande promotrice della tua femminilità, come la stai vivendo oggi?
Ho sempre avuto un’energia molto maschile. Tieni presente che il mio ex storico per cui ho scritto “Sesso” mi chiamava ‘il mio maschietto’ e io soffrivo tantissimo per questo perché io mi sentivo una bona da paura. Nel corso degli ultimi due anni ho riscoperto la mia femminilità. Ho iniziato a indossare più tacchi, paradossalmente mi trucco di meno, ma è cambiata l’energia. Adesso mi sento proprio donna. Praticamente sono sempre nuda, quindi direi che me la vivo abbastanza bene (ride, ndr).
3_Quello della nudità è sempre un tema che fa parlare, immagino che tu abbia sentito spesso cose irripetibili.
Se hai letto il mio Twitter sai bene cosa penso (ride, ndr). Scrivo su Twitter perché lo considero un mondo a parte, come se le cose non le avessi mai dette.
4_Vedo molte cantanti come te che stanno spingendo sulla figura della donna femmina forte, dove porta questa via?
Prima non eravamo abituati a vedere così tante sfumature, a vedere tanta femminilità nella musica, adesso invece se ti vuoi vestire con la tuta e non far vedere niente, puoi farlo; se vuoi metterti nuda, puoi farlo, adesso c’è spazio anche per questo. Prima c’era, poi non c’è più stato e adesso è tornato, le ultime sono state Paola e Chiara. Abbiamo avuto la trap di mezzo che ha coperto un po’ tutto.
Beatrice Quinta: «Scrittura e live sono l’essenza della musica»
5_Adesso che hai fatto questi show case a Roma, a Milano e a Palermo che è la tua città, come è stato tornare a cantare a casa?
È stato bellissimo. È eccitante quando torni a cantare a casa perché le aspettative sono ancora più alte e ci sono persone che ti conoscono da quando eri piccola, però Roma per me è stata assurda. Finché sei a X-Factor le persone ti devono sentire per forza perché sei in quello spazio televisivo, ma quando le persone decidono di venire a sentirti è un’altra cosa. Ho cercato di dare veramente tutto: ho ballato, cantato, ho fatto tutto. Ci sono stati anche i siparietti perché sul palco mi viene la parlantina e divento logorroica. Hanno iniziato a mettere su Tik Tok anche degli spezzoni di questi discorsi che faccio che sono l’apoteosi del cringe e non so neanche perché poi la gente mi ascolta (ride, ndr). La spontaneità è un’arma a doppio taglio, finora me la sono beccata buona ma prima o poi me la becco brutta (ride, ndr). Questa alla fine sono io, fin dal liceo.
6_A cosa stai lavorando adesso?
Sto scrivendo molto, sto curando tutti i miei pezzi più belli per capire qual è la mossa giusta da fare a livello artistico e poi sto preparando il tour estivo di cui non posso dire la data perché lo voglio annunciare a sbaffo su Instagram. Il tour estivo è la mia parte preferita. La scrittura e i live per me sono l’essenza della musica. I live mi ricaricano e mi sento proprio nel mio posto.
7_Si è visto negli show case e anche a X-Factor.
L’ho sempre detto anche quando nessuno mi calcolava. Datemi un palco e poi capite che c’è qualcosa. Adesso ce l’ho e me lo devo tenere stretto.
