Matteo Romano e Luigi Strangis ci hanno raccontato del loro singolo “Tulipani Blu” e della loro collaborazione. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Matteo Romano e Luigi Strangis all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_Avete da poco pubblicato “Tulipani Blu”, il vostro primo singolo insieme.
Matteo: Vivo questo brano come un nuovo inizio, era tantissimo che non pubblicavo. Mi sento anche una persona diversa, anzi non diversa ma cresciuta e penso sia normale all’età di 21 anni. Ho capito cose che prima non sapevo, anche l’amicizia con Luigi mi aiuta molto. Ci confrontiamo a vicenda sulle cose ed è bello.
2_In questa nuova serenità, come ti sei inserito tu Luigi?
Luigi: Molto bene, non ci conoscevamo neanche tanto prima del brano. Matteo mi aveva chiamato, ci eravamo visti, ma ad una serata. Io sono timido, soprattutto all’inizio, poi mi sciolgo.
Matteo: Se lui è timido, io lo sono il triplo.
Luigi: Ci siamo visti in studio e poi abbiamo trovato una quadra subito. Abbiamo visto che le nostre voci si mescolavano bene ed è stato bello lavorare insieme. Questo è un periodo tranquillo e non mi dispiace, ci voleva.
3_Quando si cresce si perde un po’ di leggerezza, invece voi l’avete trovata.
Matteo: Finalmente sto perdendo un po’ di pesantezza. Sono sempre stato una persona molto razionale che tende a pensare troppo, quindi analizzo e rifletto su mille cose mille volte. Anche i miei testi dimostrano questo mio lato. Era giusto, però, lasciarsi andare un po’ alla leggerezza, alla freschezza e alla giovinezza.
4_Siete andati in giro per Milano, armati di risciò, tulipani e chitarra a cantare in giro.
Luigi: È stata una giornata all’insegna della musica più live possibile. Era anche una giornata caldissima, sono venute un sacco di persone che non ci aspettavamo assolutamente. Abbiamo fatto Sempione, Duomo e Darsena.
Matteo: Volevamo avere un modo di entrare in contatto con le persone dopo tanto tempo che non ci facevamo vedere. Il tulipano blu è proprio un simbolo di pace anche se non esiste in natura. È un po’ un controsenso se ci pensi.
5_Avete riscontrato un po’ di timidezza e difficoltà nel tornare vicino al pubblico?
Matteo: Da parte mia devo dire di no. Ho più difficoltà se devo parlare o dire cose personali, poi c’era Luigi ed era una situazione di festa.
Luigi: Le persone ti danno un’energia, un’adrenalina che non te lo sai neanche spiegare.
6_In “Tulipani Blu” parlate di una relazione movimentata.
Matteo: È un tira e molla ed è un po’ il bello delle relazioni, l’uscire pazzo per una ragazza o in generale per una persona.
7_Luigi, a che cosa ti sei ispirato per la tua strofa?
Luigi: Ho notato che nel brano mancava un po’ il mio punto di vista e ho chiesto a Matteo se potevo inserirlo.
8_Avete anche un modo di affrontare le relazioni molto diverso.
Luigi: Io non parlo mai delle mie relazioni in generale, anche se al momento non ne ho. Ce le viviamo in maniera diversa, però il confronto mi arricchisce molto perché lui è tanto riflessivo e quindi spesso mi fa notare cose a cui io non penso.
Matteo: Io preferisco vivermi la mia tranquillità.
Luigi: Poi bisogna trovare la persona giusta, questo è importante.
Matteo: Abbiamo 20 anni quindi si può ancora sperimentare.
9_Anche all’interno del singolo si vede che avete trovato un punto in comune pur rimanendo due personaggi estremamente distinti.
Matteo: Secondo me proprio il fatto di essere usciti un po’ dalla nostra linea personale, siamo usciti dalla nostra comfort zone.
Luigi: È anche la nostra prima collaborazione insieme. È difficile dirti come è iniziata, non ci sono stati problemi nel farla nascere, è stato tutto molto naturale e forse è stata propria questa cosa che ha fatto funzionare il tutto.
10_Cosa avete imparato l’uno dell’altro?
Luigi: Ogni giorno impariamo qualcosa di diverso. Ci stiamo confrontando anche sulle nostre cose, oltre che sulla musica.
Matteo: Abbiamo un modo diverso anche di viverci la quotidianità. Da lui sto prendendo il fatto di lasciarsi andare e di vivere un po’ di più senza limiti e senza filtri che ogni tanto mi metto da solo.
11_Avete vissuto delle esperienze molto forti in televisione.
Luigi: È un impatto che vivi in maniera particolare perché è tanto carico di emozioni. Ci ha dato anche tanta consapevolezza e responsabilità. Se abbiamo modo di mandare un messaggio a tante persone hai delle responsabilità.
Matteo: Chiamo sempre “Amici di Maria De Filippo” o “Sanremo Giovani” i velocizzatori perché passi da avere una piattaforma ridotta ad essere visto da tantissime persone. Questo per me ha svoltato la mia vita, è stato un modo per iniziare a lavorare seriamente.