Dile ci ha raccontato del suo singolo e come scrivere lo aiuti a superare la tristezza. Ascolta l’intervista completa!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Dile all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_ È uscito da poco il tuo nuovo singolo “Ti capita mai”, raccontaci.
Si, è una cosa bellissima che mi stanno dicendo in tanti. Ho scritto questo pezzo che, non parla di una storia d’amore, ma si ispira alle donne che hanno fatto parte della mia vita: una ex, mia madre e un’amica. Vedo dei dettagli nelle persone che mi colpiscono, che mi rimangono in testa. Mi rivedo nel testo e anche nei messaggi che ricevo dalla gente. È bellissimo.
2_ C’è stato qualcuno che ti ha aiutato a scrivere?
Ho scritto con uno dei miei migliori amici, Federico Galli, e poi ho prodotto tutto il pezzo con Jacopo Senigallia. Insieme abbiamo creato questo vestito un po’ più felice rispetto ai pezzi che faccio di solito. È un brano che ideologicamente punta di più all’estate, non tanto come momento storico ma, come mood.
3_ Anche il video è particolare perché c’è la prospettiva di una persona (è un pov).
Si, di una ragazza. Questa video racconta di una serata, una semplice serata tra amici. Abbiamo messo una telecamera a questa ragazza e siamo andati ovunque con lei. Ci siamo realmente divertiti e ritrovati dall’altra parte di Milano dove altra gente ha interagito con noi.
Io sono andato in panico perché se partecipa tanta gente al video servivano le liberatorie. Abbiamo iniziato a girare dalle 18.00 di pomeriggio e siamo tornati a casa alle 8.00 di mattina perché abbiamo fatto una tirata unica per andare a vedere l’alba vicino San Siro.
Abbiamo portato la chitarra e abbiamo suonato, eravamo veramente un gruppo di amici che si divertiva. Oggi quando guardo il video, non vedo il videoclip: vedo che ho passato una bella serata con amici e l’abbiamo filmato.
4_ Anche nella canzone il concetto di “fare serata dopo una delusione” è presente.
Si tratta di un pezzo che comunque mi verrebbe anche da cantare dopo una delusione di qualsiasi tipo. Qualsiasi problema, grande o piccolo che sia, io mi immagino in macchina a cantarlo urlando a squarciagola insieme agli amici. Per questo motivo anche nel video ho messo dei miei amici reali. È un pezzo-terapia se vogliamo chiamarlo così.
Dile: il mio album-terapia contro la tristezza
5_ Nella tua canzone c’è la frase: “Guardo un altro solo sorgere che non è sempre uguale”.
L’alba è una cosa stupenda ma ogni alba è diversa. C’è l’alba in cui torni tardi da una serata, l’alba in cui non ho dormito quindi un po’ in depressione, l’alba con un amico, l’alba con la fidanzata. Ogni alba è a sé. Guardare il sole sorgere che non è mai uguale a quello di ieri. Ho fatto questo pensiero perché molto spesso mi ritrovavo sveglio all’alba.
6_ Il 9 giugno esce il tuo album-terapia.
L’ho scritto e sono in un’ottica in cui non riesco a valutarlo bene, sono ancora troppo coinvolto. Esce il 9 giugno, si chiama “Migliore di me”, ci sono 12 tracce di cui 7 già uscite. Non so cosa aspettarmi. I pezzi usciti finora stanno andando bene quindi mi sembrava giusto racchiuderli in un album.
7_ Leggo tante cose su di te, un po’ tristi, ma una gioia arriva?
Sai che non lo so? La felicità è un attimo, io mi collego a Lucio Dalla che in un’intervista diceva: “Se sono felice non scrivo una canzone ma mi godo la felicità”. È bellissima questa cosa se ci pensi, la felicità può andarsene da un momento all’altro quindi ora me la godo.
Le cose belle preferisco raccontarle ad amici e comunque già con questo pezzo ho fatto un bel passo in avanti. Scrivere cose tristi comunque mi da la carica per andare avanti. Diciamo che tolgo un tassello di tristezza dal mio corpo.