Foto di Valerio Mazzei su sfondo azzurro con palme
Foto di Valerio Mazzei su sfondo azzurro con palme. Credits: @valerio.mazzei
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Valerio Mazzei: «Faccio musica, non sono solo “quello dei social”»

Valerio Mazzei ci ha raccontato del suo percorso musicale e del rapporto con i social. Leggi e ascolta l’intervista!

Valerio Mazzei ci ha raccontato del suo percorso musicale e del rapporto con i social. Leggi e ascolta l’intervista!

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Valerio Mazzei: «Faccio musica, non sono solo “quello dei social”»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Valerio Mazzei all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.

1_ Ci è venuto a trovare colui che è l’ultimo rappresentante di quell’ideale di teen idol che si era diffuso tempo fa in Italia. Ha milioni di ascolti e stream: Valerio Mazzei. Hai sempre voluto essere un teen idol?

Non aspettavo altro, fin da piccolo. Non so quanto durerà ma sta andando bene per adesso. Ci sto riuscendo.

2_ Hai toccato per poco tempo la scena romana dei “famosi”: i Crookids i My Dreams. Cosa ricordi di quel periodo?

Non ero ancora esploso del tutto in quel periodo, ero davvero piccolo. Avevo appena iniziato. Li ho conosciuti per poco tempo perché poi mi sono spostato a Milano. Ho tanti bei ricordi di Roma.

3_ Era un po’ una scena magica: tutti coloro che entravano in quel giro ce l’hanno fatta. Cosa hai fatto tuo di quel circolo?

A Roma erano fortissimi. Da loro ho imparato la spontaneità, a essere sé stessi. Non seguivano le regole che si utilizzavano ai tempi per fare andare bene un video.

Erano veri, come degli amici. Non si nascondevano dietro un personaggio, erano davvero loro stessi. Questo traspare molto.

4_ A volte si dice che la chiave del successo sia proprio essere sé stessi. Non sempre però basta.

No ovviamente. Può essere che il “vero” te è noioso e quindi devi inventarti un personaggio che piaccia alla gente.

Se, invece, piaci alla gente quando sei te stesso, sei avvantaggiato perché non ti toccherà interpretare un personaggio per tutta la vita.

5_ Stiamo parlando di 7/8 anni fa circa. Nel frattempo le carte in tavola sono cambiate, si diventa famosi in maniera diversa. Se dovessi ricominciare, sceglieresti una strada alternativa rispetto a quella che hai intrapreso?

No, non sputerò mai nel piatto in cui ho mangiato. Adesso è molto più semplice diventare famosi, ci si mette la metà del tempo. Ciò che costruisci però si distrugge più velocemente perché la soglia d’attenzione è diminuita del 200%.

La gente si stanca subito, scrolla, scrolla, non gli interessa davvero ciò che vede.

È tutto più veloce: le canzoni prima duravano 3 minuti e mezzo, ora due. I video duravano 10 minuti su Youtube e ora 10 secondi su TikTok.

Come la fama arriva più velocemente e facilmente, se ne va con le stesse modalità. Devi costantemente evolverti e seguire le mode.

6_ Partiresti in maniera diversa se dovessi iniziare oggi?

Iniziando a questa età, partirei direttamente con la musica e salterei lo step social. A 19 anni mi sono stancato dei social: partire a 23 con ciò che ho fatto a 16, non avrebbe senso.

7_ Due produttori musicali tempo fa hanno dichiarato: “Non è importante il contenuto di un brano, basta che vada su TikTok”. Tu in questo sei avvantaggiato.

Super avvantaggiato. Tante persone che prima insultavano la piattaforma, ora ne fanno parte. Se una cosa funziona e porta del bene alla tua carriera e persona, falla. È inutile insultarla: lo fai solo all’inizio quando sei “diverso”, quando ncora non la usi, ma con il tempo la devi accettare.

Valerio Mazzei: Tra musica e social

8_ Il tuo percorso online ha influenzato la tua musica.

Al 100%. È molto più difficile partire già essendo qualcuno in un altro campo. Se parti direttamente facendo musica, e non ci riesci, sei semplicemente una persona normale che ci ha provato.

Se, invece, passi dalla musica ai social e la musica non ti va bene, ti tartassano.

È stato duro all’inizio quando ho fatto uscire le prime canzoni. Ogni volta che provi a fare qualcosa di diverso dal percorso banale e standard che fanno tutti, sembri anormale.

Devi superare gli stages iniziali e con il tempo, se una cosa ti appassiona davvero, le persone se ne accorgono. Se ci metti costanza, l’unica cosa che ti differenzia dagli altri, lo accettano e ti supportano.

9_ È facile essere costanti quando le cose vanno bene, ma quando vanno male… Hai mai voluto intraprendere un cambio di direzione e “mollare tutto”?

È successo con Youtube, ho smesso nel mio momento di picco. Non so dirti se ho smesso per paura di andare male e che la gente me lo recriminasse.

Una settimana dopo aver raggiunto 1milione di iscritti ho chiuso tutto: era il mio goal, volevo appendere quel bottoncino in camera.

Erano già tre mesi che non mi andava più di fare video, mi sentivo forzato e ho detto basta.

10_ Ci sarà stato poi un momento di reinvenzione importante. Ho visto spesso Youtubers famosi smettere e poi sparire nel dimenticatoio. Tu invece hai mantenuto una certa fanbase.

Il trucco, è banale da dire lo so, ma è fare sempre qualcosa che ti piace a seconda dell’età che hai. Per intenderci: se ora a 23 anni mi mettessi a fare i video che facevo a 16/17, le persone che a quel tempo avevano 12 anni (e ora 19), non li guarderebbero mai.

Al contrario, crescendo con me ed evolvendosi con me, gli interessi cambiano e sono sulla stessa lunghezza d’onda.

Le mie passioni possono interessare. Voglio che i miei fan mi seguano non solo per quello che faccio ma per quello che sono. Voglio essere loro amico. Questa è la differenza fra chi dura 6 mesi e chi un po’ di più.

11_ Temi mai che, crescendo, l’ambiente del web non sarà più adatto a te e dovrai reinventarti da capo?

Mi dicevo la stessa cosa 5 anni fa pensando a quando avrei compiuto 23 anni, un’età che non è per niente da social. La gente si stufa dei teen idol a 19.

Non ho paura di non “funzionare più” perché probabilmente mi inventerò qualcosa. Finché non succede, non so dirti cosa farò. So per certo che ho reagito abbastanza bene alla creazione di nuovi social, ne ho azzeccate parecchie. Spero di continuare a farlo anche in futuro.

Written by Redazione Lattemiele

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