Foto di Galeffi in bicicletta.
Foto di Galeffi in bicicletta. Credits: IG @galeffi_galeffi @elsacampini
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Galeffi: «Alla fine del tunnel c’è sempre un “Belvedere”»

Galeffi ci ha spiegato il significato del titolo del suo ultimo disco “Belvedere”. Leggi e ascolta l’intervista!

Galeffi ci ha spiegato il significato del titolo del suo ultimo disco “Belvedere”. Leggi e ascolta l’intervista!

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Galeffi: «Alla fine del tunnel c’è sempre un “Belvedere”»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco e Sara Ventura a Galeffi all’interno di APERiminiAMO: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda, dal lunedì al venerdì dalle 16.30, presso il Bagno 100 di Rimini (2 luglio – 27 agosto).

1_ Parliamo del tuo ultimo singolo “Nirvana Van Gogh”. Lo hai definito un’avventura.

Questo pezzo l’ho scritto in auto mentre mi dirigevo sul litorale romano. La mia compagna ha iniziato a fare foto a tradimento. Nel brano infatti dico: “E allora fammi una foto col cellulare come fosse un segreto”.

Da lì è arrivata l’idea del pezzo che poi ho montato e colorato, come spesso accade.

2_ Ci sono sonorità nuove. C’è qualche musica che ti ha ispirato, rapito il cuore?

Per le strofe mi sono ispirato al cantautore francese Serge Gainsbourg, uno dei miei preferiti. Credo sia un pezzo che alla lunga, senza scomodare troppo dei miti, nelle sonorità ricordi Amy Winehouse e il mondo della black music.

3_ Hai pubblicato le date del tour.

Vi spoilero che ne aggiungerò anche delle altre!

4_ Il tuo Instagram è molto curato. Hai una comunicazione molto studiata.

Non lo è affatto! Quando guardo il mio profilo social mi dico che devo imparare da quelli più ricchi e famosi di me.

5_ Durante l’intervista di Daniele Silvestri a LatteMiele, che ti ha avuto come ospite nel suo disco, il cantante ha utilizzato parole altisonanti per descriverti: ti considera quasi come un figlio. Cosa pensi di lui?

Lo ringrazio, non lo sapevo! Lui e Niccolò Fabi sono due miti per i romani e non. Sono persone, prima che artisti, da cui prendere esempio.

6_ Quando hai presentato il tuo album “Belvedere” hai detto che la musica ti ha salvato dal buio. Mi colpisce che molti cantanti ne sottolineino questo aspetto terapeutico. È arrivata la luce?

Ancora non c’è il sole in faccia. È stato un periodo difficile perché ho pubblicato il secondo disco durante il Covid. Penso di essere stato forse l’unico artista a farlo.

Essendo un cantautore che punta molto ai live, il periodo della pandemia è stato un trauma. In più mi ero lasciato dopo 7 anni di relazione.

“Belvedere”, il titolo dell’album, era anche una sorta di augurio: cercare di vedere le cose belle anche quando si è presi dallo sconforto.

7_ Finito il Covid, periodo in cui tutti abbiamo sofferto molto, la gente è tornata ad avere voglia di andare ai concerti. Non tutto il male viene per nuocere, potremmo dire.

Esatto, sono molto contento che il tour sta andando bene!

Written by Redazione Lattemiele

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