Follya ci hanno raccontato di com’è avvenuta la loro reunion e della nascita del nome “Follya”. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco e Sara Ventura ai Follya all’interno di APERiminiAMO: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda, dal lunedì al venerdì dalle 16.30, presso il Bagno 100 di Rimini (2 luglio – 27 agosto).
1_ Siete tornati insieme da un po’ ormai.
Alessio: Abbiamo iniziato il nostro percorso musicale insieme. Quelli sono stati i nostri primi passi: eravamo una band, ora siamo tornati una band. Nel mezzo, c’è stato quel che c’è stato. Dopo svariati anni di lontananza siamo tornati assieme. Chiamalo destino o legge dell’attrazione.
A un certo punto sono successe un po’ di cose. L’esperto è Riccardo, il fondatore del gruppo Whatsapp della reunion.
Riccardo: Ci avevo già pensato più volte di fare sta manovra. Un giorno a settembre/ottobre ho creato un gruppo Whatsapp, che si chiamava ancora con il nome della vecchia band Dear Jack, perché non c’era ancora l’idea di cambiare nome.
Piano piano ci siamo riavvicinati. Durante gli anni in cui non ci siamo sentiti, capitava che per un motivo o per l’altro ci incontravamo. I ragazzi hanno risposto subito al messaggio.
2_ Bhè, arrivavamo da un periodo difficile che ci ha fatto guardare dentro e capire ciò che volevamo fare davvero.
Alessio: Il Covid ci ha fatto fare i conti con noi stessi, ci ha fatto fare un esame di coscienza, combattere i nostri demoni. Forse era destino che tornassimo insieme.
Alessandro: È stato come prendere il meglio del passato per costruire il futuro.
3_ Chi di voi ha risposto al messaggio con “ma è una Follya”?
Alessio: Un po’ tutti (ride, ndr). Sembrava una impensabile, eravamo cresciuti e ci eravamo distaccati. La voglia di far pace però, era nell’aria da anni.
4_ Perché il nome “Follya”?
Alessio: All’inizio doveva essere “Folie” in francese poi, provando vari font, la parola “Follya” con la y ci ha ispirato di più. Era anche un periodo in cui si parlava di terza guerra mondiale, tutta una serie cose, e abbiamo optato per questo.
5_ Il vostro processo creativo è cambiato quando siete ritornati insieme o è lo stesso di un tempo?
Alessio parlava del logo che è parte integrante del progetto, come lo interpretiamo adesso. Ci prendiamo di cura di ogni minimo dettaglio. Anche nella produzione, insieme ai ragazzi di Room9music che ci aiutano, la scrittura è totalmente nostra.
6_ Quanto è più bello essere completamente liberi, poter decidere della propria sorte?
Dovrebbe essere la normalità, essere liberi di esprimersi con la propria musica e le parole. Siamo partiti da un contesto totalmente diverso, avevamo 20 anni. Non scrivevamo tanto, non eravamo neanche consapevoli, non avevamo l’esperienza di adesso.
7_ I vostri fan come hanno reagito alla reunion?
Ci odiano (ride, ndr). Come in tutte le cose, ovviamente, c’è chi la prende in un modo e chi un altro. La maggior parte l’ha presa bene. C’è stato anche chi, in maniera costruttiva, ci ha detto che non accettava questo cambiamento e ha smesso di seguirci.
La cosa bella è che ci sono anche seguaci nuovi, sono parecchi.
8_ Progetti futuri?
Saremo in studio a finire il disco, in uscita in autunno, e gireremo quest’estate. Ci saranno delle sorprese per i live autunnali.
9_ State scrivendo insieme l’album?
Alessio: Abitiamo in posti diversi. La tecnologia in questo ci viene in aiuto con audio e messaggi. Siamo a distanza ma molto vicini.