Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino e Anna Patti a Matteo Bocelli all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00.
1_Un album che nasce dopo tre anni di lavoro, studio e scelta delle canzoni.
Devo essere sincero:, da una parte sono felice che sia passato così tanto tempo perché ho potuto studiare il suono che più si addice alla mia voce.
Credo che ogni artista debba trovare il proprio sound, specialmente se si è agli inizi.
2_ Qual è il sound che più ti identifica? Magari nell’album c’è anche qualcosa che si allontana, ma rimane comunque intonato alla tua voce.
Ho una voce abbastanza versatile. Sono cresciuto in una famiglia che ascoltava i classici e anche l’opera (che è totalmente un’altra impostazione). Durante i miei spettacoli porto entrambe le cose.
Il primo singolo dell’album, “Fasi”, raccoglie tutto: è autentico e mi rispecchia molto.
3_Come capisci che un pezzo è proprio tuo?
La musica deve essere autenticità. Deve rispecchiare ciò che sei. Quando succede sono felice del risultato.
4_ In questo progetto c’è un messaggio molto personale.
Sicuramente è un momento ben definito della mia carriera: è quello che ho voluto dire in “Fasi”.
5_ Quando avete sentito che “Fai” era finita, il brano scritto in collaborazione di Davide Petrella, Kato e prodotto da Michele Canova?
Dal punto di vista della produzione ci sono state delle riflessioni, sulla scrittura no. È nata in un giorno. L’abbiamo definita da subito e ho sentito tutti gli elementi che stavo aspettando.
Con “Fasi” sono riuscito a raccontare me stesso a 360°.
6_ È una bella sensazione?
Io sono parte del processo di scrittura ed è importante, anche se Petrella sa il fatto suo (ride, ndr), perché puoi essere sicuro del messaggio che vuoi esprimere.
So di essere portato più per la parte melodica che per il lyrics.
7_ Come concili l’essere conosciuto a livello internazionale e la realizzazione del primo album da solista? Come ti stai preparando alle varie tappe?
È una fase importante perché è totalmente diverso rispetto a condividere un lavoro con altri artisti, soprattutto cantando pezzi inediti.
Tra una data e l’altra c’è anche la promo. Per ora sono tranquillo: se la voce sta bene non ci sono altre preoccupazioni.
È così bello salire sul palco e cantare per le persone, non si considera nemmeno la stanchezza.