Maninni ci ha raccontato della sua esperienza a Sanremo con il brano “Spettacolare”. Leggi e ascolta l’intervista al cantante!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura ed Edoardo De Simone a Maninni all’interno di Spoiler: il programma mattutino di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.00.
1_ Come stai dopo la gaffe di Mara Venier?
Ringrazio quel momento. Quando succedono quelle cose improvvisate è bello, perché il dopo è tutto inaspettato.
2_ Ci siamo lasciati prima che annunciassero i big del Festival. Te la sentivi?
Non me la sentivo bene. Avevo un’ansia terribile. Ero teso quel mese e Amadeus ci ha messo del suo: ero il 3 ottobre mi ha chiamato per 26esimo. Essere nella seconda metà, oltre che penultimo, non è stato simpatico.
3_ Qual è stato il ricordo più bello degli instore?
Sto vivendo dei momenti bellissimi, delle esperienze incredibili. Quando fai un instore guardi negli occhi le persone che stanno sentendo la tua musica e che li sta accompagnando in un periodo della propria vita.
Ascoltare le loro storie, capire come le canzoni entrano nella vita delle persone è un regalo incredibile.
Una ragazza a Roma mi ha raccontato una storia, di cui non parlerò. Era molto forte e questa canzone la stava aiutando ad uscire da un periodo buio. L’ho guardata negli occhi e abbracciata. Dentro di me è successo qualcosa di strano. Ho capito perché voglio fare questo per tutta la vita.
Quando la musica ha un ruolo nella società, nella vita delle persone è lì che gira tutto. È lì che succede la magia.
4_ In un’intervista hai dichiarato che a Sanremo, quando tornavi in camera, rivedevi la tua esibizione.
Purtroppo sì. Sono molto autocritico e durante quella settimana lo sono stato molto di più rispetto al normale.
Tornavo in camera e passavo la notte a vedere l’esibizione per capire se ci fosse qualcosa da migliorare. Molti mi hanno detto di non farlo, ma è l’esperienza più bella della tua vita, non la vuoi rivedere?
Dentro di te vedi nero. Non realizzi quello che sta accadendo.
Riguardarla, ti fa capire che quella cosa l’hai fatta. Dopo due settimane stavo risentendo per la prima volta il disco in macchina e dentro di me è come se Alessio si fosse staccato da Maninni, ed è come se avessi sentito una canzone di Sanremo non mia. È stato molto particolare, un effetto strano.
Maninni: l’esibizione e il brano “Spettacolare”
5_ Cosa facevi prima e dopo la tua esibizione?
Durante la finale sono andato a dormire verso le 19.00 perché avevo finito le attività giornaliere e mi sono svegliato verso le 21.30/22.00, perdendomi alcune esibizioni della finale.
Durante le serate lo guardavo, ma non attentamente. Sei circondato da persone e cose da fare e non riesci a sentire tutte le canzoni. Alcune le ho sentite dopo. È stata la prima volta che non l’ho seguito come sempre.
6_ Parliamo di “Monolocale”.
Per alcuni è uno spazio ristretto per viverci in due, per altri è una scusa per abbracciare l’altra persona.
7_ Il tour partirà dal 4 ottobre.
Sarà importante, perché è il primo tour nei club. Suonare dal vivo il disco e le vecchie canzoni con la band sarà bello. Il live sarà diviso in due parti, in diverse scene, momenti.
Sarà energico: da fan della musica rock i suoni di chitarra non mancheranno. Andrò in tour da maggio con una serie di tappe che tra poco annuncerò. Fino a ottobre non mi fermerò.
8_ Hai mantenuto una buona abitudine a Sanremo?
Negli ultimi anni vedevo Sanremo con la famiglia, poi con gli amici della comitiva. La prima serata sono stato convocato all’1 e ne ho vista una parte in videochiamata. Loro con la pizza, io col toast.
9_ Se “Spettacolare” fosse un piatto quale sarebbe?
Sarebbe un piatto di spaghetti allo scoglio. Mi porta al mare questa canzone.
10_ Chi hai chiamato appena ti sei esibito?
Non posso dire chi, ma c’era. Non sono mai arrivate critiche, anche se la cercavo. Mi ha fatto stare bene. Ha un nome che inizia con una lettera tra la “A” e la “Z”.
Se diciamo tutto si perde la sorpresa (ride, ndr).