Certo non è solenne come la lasagna, ma sicuramente è comoda come una pantofola. La polpetta non è aggressiva, non è esibizionista, non è possessiva. “Polpettology” è un libro di filosofia della polpetta, dal tono semiserio, in cui il piatto diventa metafora di un modo di essere, anzi di polpettare, che passa dal riutilizzo e riciclo, alla capacità di adattarsi, al gusto della condivisione.
Ne parliamo con una delle autrici, Daniela Brancati