Dopo le polemiche inerenti il brano sanremese di Achille Lauro, Rolls Royce, il Komandante ha messo i puntini sulle i, zittendo tutti:
«Sì, a me Achille Lauro è piaciuto: anche lui a Sanremo ha fatto la sua provocazione artistica. Anche quelli della trap, come Sfera Ebbasta, sono interessanti: ci puoi vedere il disagio giovanile di oggi» – per poi continuare il pensiero affermando – «inneggiano alla scarpa firmata, alla macchina grossa, i soldi. L’idealismo di ieri è stato ucciso, non ci credono più ma invece di condannare dovremmo cercare di capirne il significato»
Il verdetto finale è uno solo: un artista deve aver la possibilità di sperimentare senza essere condannato a priori.
Noemi
Noemi invece, in una recente intervista – durante il Medimex di Foggia – si è sbottonata sulle sue preferenze musicali: «Amo il blues e il soul ma sono affascinata dai nuovi italiani che non temono di sperimentare, come Achille Lauro, Franco 126 e Frah Quintale. Per il futuro vorrei provare qualcosa di nuovo».
C’è forse in vista qualche collaborazione con artisti della scena rap/trap italiana? Staremo a vedere!