Dopo tanti Al lupo! Al lupo! il Komandante sembra deciso a interrompere la sua carriera musicale. Ci deve aver pensato a lungo e ora, è arrivato quello che sembra essere il momento migliore per appendere la chitarra al chiodo.
In un lungo post su Facebook Vasco ha rivelato, condividendo un estratto di Non Stop – Le mie emozioni da Modena Park a qui – realizzato insieme al giornalista Michele Monina (Mondadori)-, di voler pubblicare in autunno la sua ultima canzone.
Il post affronta anche temi importanti come la malattia affrontata dal rocker nel 2011 e la sua successiva risalita:
«Quando mi sono svegliato dalla Grande Morte del 2011, quando mi sono ritrovato dentro una situazione di malattia, in un viaggio che neanche pensavo fosse possibile, che neanche riuscivo a immaginare, ho cominciato a vedere la realtà con occhi diversi e a dare a tutto un nuovo ordine. Ho rivisto così tutte le altre cose a partire da una concezione del mondo differente» – per poi, continuare a parlare dell’amore totalizzante che ha caratterizzato il suo percorso artistico – «Mi sono reso conto di aver passato gli ultimi quarant’anni pensando esclusivamente a scrivere canzoni, alla musica e ai concerti. Non mi sono mai interessato ad altro che a questo. L’ho fatto in modo totalizzante. L’unico modo secondo me per fare bene qualcosa. Tutto quello che succedeva intorno a me era secondario. Nel 1982, quando l’Italia vinse i Mondiali, io neppure sapevo che ci fossero. Ricordo che mi trovavo nel piazzale di una concessionaria di Bologna, meravigliato di non vede- re nessuno in giro. Sentivo solo le urla della gente e non capivo cosa stesse succedendo. Ho messo tutta le mie energie dentro le canzoni e nei concerti. Mi sono divertito, violentato e ho fatto di me quello che ho voluto. Avrei sacrificato, in ogni momento, anche la mia vita per raggiungere di volta in volta gli obiettivi che mi proponevo e le sfide che mi si presentava- no davanti. Ho sbagliato e ho imparato dai miei errori, sono caduto e mi sono rialzato. Non ho mai pensato a me se non come a uno strumento per creare comunicare, provocare e condividere rabbie e frustrazioni. Ho avuto molte soddisfazioni, più di quante mi sarei mai immaginato. Sono sopravvissuto a tutto e sono ancora qua. Un vero miracolo».
Blasco, a questo punto, tira le fila del discorso con quella che per i fan è una conclusione agrodolce:
«Oggi ho cambiato vita e abitudini. Mi piace guardarmi intorno e avere cura di me. Non dedico più tutte le mie energie a scrivere canzoni. Per questo ogni volta dico: “Questa è la mia ultima canzone”, perché se poi non ne vengono più, amen, ne ho già scritte tante. Ho già dato. Naturalmente non sarà così, ma la prossima canzone che uscirà in autunno potrebbe essere davvero l’ultima. È infatti il riassunto della mia vita, una SINTESI. Anche una confessione (forse dovrei citare, con le dovute proporzioni, le Confessioni di Jean-Jacques Rousseau o di sant’Agostino per intenderci). E un decalogo. Quello che mi ha sempre guidato fin qui. Insomma una canzone definitiva. Il mio popolo la apprezzerà molto. E dopo chi vivrà vedrà».
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Publiée par Vasco Rossi sur Jeudi 25 juillet 2019