Ho due grandi passioni sin da quando sono piccolo: il giornalismo e la politica internazionale. L’incontro con la radio è arrivato per caso, quando studiavo per diventare magistrato. È stato amore a prima vista.
Sono diventato giornalista professionista e, neanche a dirlo, ho cominciato a saltellare da un Festival di Cannes a una riunione del Parlamento europeo con la stessa curiosità e il medesimo entusiasmo.
Il connubio è perfetto: ho preso la leggerezza del mondo dello spettacolo e la serietà del giornalismo d’inchiesta.
Mi sono occupato di cinema e tv, ho inventato format per i più importanti siti italiani, ma ho anche fondato un giornale dedicato alla politica internazionale e all’integrazione. Insomma sono imprigionato dall’incapacità di scegliere cosa farò da grande, anche se ormai grande lo sono per davvero.