Sigaretta in bocca, capello ingellato all’indietro, una rosa con stelo e un completo gessato da old-fashioned gangster. Così si presenta Lauro De Marinis – vero nome del cantante romano – negli scatti in bianco e nero che annunciano l’uscita, il prossimo 4 dicembre, di “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band”: il nuovo disco di Achille Lauro.
“Sapete quanto io non sia mai stato interessato a seguire una logica dettata dall’industria musicale e le sue mode del momento. Ho sempre fatto la musica per il puro godimento che mi da. Ci sto scopando. Con questo finisce la mia trilogia. È l’ultimo side-project. Poi cambierà tutto. E per sempre. Intanto divertitevi”
scriveva il cantante, classe 1989, nella didascalia che accompagnava la prima foto della serie.
Il prossimo 4 dicembre uscirà “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band”
Il nuovo disco conclude la trilogia di side-project firmata da Achille Lauro, composta dai precedenti: 1990, tributo alla musica dance di quel periodo e 1969 – Achille Idol Rebirth, dalle sonorità punk-rock.
1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band: il nuovo disco
Per questo ultimo progetto musicale, Lauro ha deciso di regalarci un’esperienza unica nel suo genere. Gli otto brani che compongono il “Side A” e il “Side B” dell’album sono stati interamente registrati dal vivo insieme all’orchestra The Untouchable Band.
Tra questi, spiccano anche collaborazioni con cantanti del calibro di Gigi D’Alessio, Annalisa, Izi e Gemitaiz.
Come di consueto, ecco la tracklist di “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band”:
— S I D E “A” —
1 My funny Valentine
2 Chicago
3 Pessima
4 Tu vuo’ fa’ l’americano (con Gigi D’Alessio)
— S I D E “B” —
5 Cadillac 1920
6 Bvlgari Black Swing (con Izi e Gemitaiz)
7 Piccola Sophie
8 Jingle Bell Rock (con Annalisa)
Il cantante ha commentato così il suo 1920:
“Sono tornato completamente cambiato da questo viaggio negli anni ’20. La mia concezione di fare musica è sconvolta, tutto ciò che pensavo prima si è capovolto. Inizialmente mi concentravo solo sulla mia ossessione di seguire da vicino tutti i minimi dettagli del lavoro; oggi, grazie a questa trilogia ‘69 – ‘90 – ‘20, ho capito che è stato tutto solo l’entrée di quello che sto per proporre“.
