I Due delle 2: l’intervista di Gilda e Max a Bugo
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Gilda Balducci e Max Occhiato, all’interno di I Due delle 2: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00.
1_ Parliamo del tuo ultimo singolo “Quando impazzirò”, uscito lo scorso 4 dicembre 2020, terzo estratto dall’album Cristian Bugatti (7 febbraio 2020). Nel video della canzone dai prova di essere un bravo attore.
Non mi ritengo un attore. Un conto è fare un film, un conto è fare come faccio io che, insieme al regista, decido come pormi per far uscire al meglio la mia indole. In “Quando impazzirò” ho cercato di essere il più naturale possibile, non volevo fare cose artificiose. Infatti, ho anche la barbetta e sono spettinato. L’idea era quella di fare un videoclip da 8 minuti per raccontare quello che ognuno di noi sta vivendo: l’attesa, i tempi dilatati, le giornate che non finiscono più.
2_ Cosa ti aspetti da questo Festival di Sanremo, visto e considerando che si tratta di un’edizione particolare?
Lo affronterò come affronto tutto, con grande trasporto e determinazione. Quest’anno è un’edizione davvero unica. Mi ritengo onorato e fortunato di potervi ancora prendere parte. Mi auguro che per la gente, parlo per tutti gli artisti (anche se dovrei farlo solo a nome mio), possa essere un segnale positivo di ripartenza. Siamo tutti molto diversi tra noi ma, ognuno darà il proprio contributo.
3_ Qual è il consiglio di Bugo ai Giovani di Sanremo 2021?
Essere sempre se stessi. Sembra una banalità ma non lo è. La cosa difficile al giorno d’oggi è non essere omologati. La gente ha bisogno di personaggi veri. Mi auguro che tirino davvero fuori chi sono realmente.
4_ Non a caso, uno dei tuoi valori principali è la coerenza verso se stessi.
Assolutamente. Dire che la gente non capisce di musica è una delle cose che in assoluto ho odiato di più in questi 20 anni di carriera. Se dai alle persone una “musica onesta”, lo capiscono. Una canzone può piacere di più o di meno ma quando un artista è onesto, arriva al cuore.
Spesso vedo ragazzi giovani che vogliono omologarsi. A mio avviso, non porta da nessuna parte.
Bugo:” La gente ha bisogno di personaggi veri”
5_ Sei stato in assoluto il protagonista dei meme sul web post-Sanremo 2020. È stato divertente? Ti ha portato popolarità?
I meme fanno parte di quel mondo internet che seguo e non seguo. Alla fine, tutti i personaggi famosi ne sono vittime prima o poi. È stato divertente per gli altri, non certo per me. La popolarità non è tutto nella vita, specie se si diventa famosi – come nel mio caso – per una situazione un po’ vigliacca.
C’è da dire però che, avendo ottenuto visibilità con il mio modo di essere e il mio comportamento, ne sono abbastanza felice.
6_ “Mi manca”, la canzone realizzata in collaborazione con Ermal Meta, parla di ricordi d’infanzia.
Ho 47enne, sono sposato e ho un bimbo. Ogni tanto la crisi di mezza età – sto scherzando – arriva per tutti! Ho scritto questa canzone perché credo che non dovremmo mai scordarci di quando eravamo bambini. Ciò non vuol dire essere degli eterni Peter Pan.
A quell’età si ha un modo di sognare “pulito” che anche a 50 anni possiamo ritrovare per vivere meglio la nostra vita.
7_ A proposito del tuo nuovo singolo che presenterai a Sanremo, Invece sì: dove, come e quando è stato concepito?
Sono una persona che scrive molto. L’idea mi è venuta qualche anno fa ma l’ho sviluppata solo dopo Sanremo 2020. È una canzone molto diversa da Sincero: non ha melodie anni ’80 o elementi tipici dell’elettronica.
È qualcosa di più classico. A mio avviso, è un brano che potrebbe andare bene all’ascolto anche tra 20 anni perché ha il tipico suono della musica leggera italiana.
8_ Se dovessi scegliere una persona in particolare, a chi dedicheresti il tuo nuovo brano sanremese?
A mia moglie.
Bugo: Biografia
Bugo, pseudonimo di Cristian Bugatti (Rho, 2 agosto 1973), è un cantautore e musicista italiano. Dall’inizio della sua carriera ha pubblicato 9 album. Nel corso degli anni Bugo ha personalizzato il suo stile musicale arrivando a toccare molti generi diversi.
È considerato da più parti come il pioniere di un nuovo cantautorato italiano, artista che ha in qualche modo traghettato la canzone impegnata degli anni 1970 verso la disillusione degli anni 2000. Per questa ragione, nei primi anni 2000 fu definito con un neologismo come il “fantautore”.
Secondo AllMusic, Bugo è uno dei più interessanti e controversi artisti ad emergere dalla scena indipendente italiana degli anni ’90, amato dai fan e da alcuni critici, ma anche disprezzato e giudicato come un semplice atto di commedia da altri.
Si è dedicato anche all’arte visiva e al mondo del cinema. Nel 2012 il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo in un articolo sulla musica italiana attuale. Nel 2015 la rivista Rolling Stone lo inserisce tra le 100 facce della musica italiana.
Partecipa tra i big in gara al Festival di Sanremo 2020 e al successivo Festival di Sanremo 2021.