Dopo tanta attesa, finalmente ci siamo. I Maneskin hanno comunicato la data d’uscita e il titolo del loro nuovo album: Teatro d’ira – Vol.I, la cui pubblicazione avverrà il 19 marzo 2021 nei formati vinile e cd.
A due anni dal successo del disco di debutto Il ballo della vita, pubblicato lo scorso 26 ottobre 2018, la band italiana ha deciso di mettere altra carne al fuoco per la gioia dei fan.
Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio hanno presentato sui social “Teatro d’ira – Vol.I”: il primo volume di quello che è un nuovo progetto musicale più ampio.
Maneskin: è in uscita il nuovo album Teatro d’ira – Vol.I
Il disco infatti si svilupperà nel corso dell’anno e andrà a raccontare in tempo pressoché reale, per la gioia dei fan, tutti gli sviluppi creativi del gruppo romano e le loro prossime esperienze.
Primo estratto dall’album è il singolo Vent’anni (disco di platino) a cui seguirà anche l’inedito Zitti e buoni: brano che verrà eseguito dal vivo per la prima volta sul palco dell’Ariston, durante la 71esima edizione del Festival di Sanremo 2021. I Maneskin infatti, fanno parte dei 26 Big in gara nella nota kermesse musicale.
Il nuovo album Teatro d’ira – Vol.I
È stato scritto interamente dai giovani artisti e registrato in presa diretta. Il mood richiama i bootleg anni ’70 . L’idea è stata quella di ricreare le sensazioni e le atmosfere dei live del primo tour della band che, ha suonato su ben 70 palchi italiani ed europei.
“La nostra non è una rabbia nei confronti di qualcuno, ma un’ira che smuove, che crea le rivoluzioni. Un’ira catartica rivolta alle oppressioni e agli oppressori, che porta a sfogarsi e a ribellarsi verso tutto ciò che ti fa sentire sbagliato e che, come risultato, porta a una rinascita e a un cambiamento”
hanno raccontano Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, per poi specificare il perché della scelta di un titolo così antitetico:
“Abbiamo voluto collocare questa forza molto potente in un contesto, quello del teatro, che nell’immaginario comune viene percepito come elegante e pacato. Ci piace questa antitesi: un contrasto che vive nel momento in cui il sipario si apre e, al posto di uno spettacolo o di un balletto, ci si ritrova catapultati in questa esplosione di energia. Il teatro è una metafora a rappresentare l’arte, il luogo dove questo impulso potente genera qualcosa di artistico e positivo”.