Matteo Faustini ci ha raccontato di quanto sia importante la sincerità nel mondo del cantautorato italiano. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Matteo Faustini all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_ Ormai sei un amico di LatteMiele. Come stai trascorrendo questo periodo?
È sempre bello essere con voi! In questo periodo, essendo in zona gialla, ho provato a non essere più pantofolaio e a uscire per fare musica. Sto lavorando per cercare di non avere rimpianti per far sì che, indipendente da come vada – nel bene nel male – posso andare a dormire sereno.
2_ “Nel bene e nel male” è la canzone che hai presentato sul palco di Sanremo nel 2020. Sei stato il primo a dare il via alle danze della sezione Giovani. Che effetto ti fa ripensarci?
Più che il cuore a mille, la pelle d’oca e un pochino di ansia. Ho dei ricordi veramente stupendi. Come dico spesso è come un tatuaggio sul cuore. Mi è servito molto. Dopo tanti anni che ci provi, è la dimostrazione che i sogni si possono realizzare. Ti fa sentire apprezzato.
3_ Riguardi spesso i video di quei momenti?
Solo a volte. In realtà mi fanno un po’ male. Ho però una galleria di immagini salvate nel rullino del telefono che ho nel cuore. Le guardo ogni tanto, chiudo gli occhi e ripenso a quei momenti magici che mi riempiono di gratitudine.
4_ Hai detto che ti ci è voluto tanto per realizzare questo sogno. Raccontaci gli step fondamentali che ti hanno portato lì.
Il primo step è il tempo che devi dedicare a qualcosa che ami. Il secondo step, è realizzare un sogno di cui si ha bisogno, in modo da avere la necessità di realizzarlo.
Tempo, talento e – più che di passione – urgenza di comunicare. Ci vuole anche il dolore perché serve per crescere e migliorarsi. Bisogna vivere di emozioni e non aver paura di essere sinceri. Soprattutto nel mondo della musica, più sei sincero e più funzioni.
5_ “Cuore in cassaforte” è un tuo singolo, uscito lo scorso 4 settembre 2020. Anche il cuore ha bisogno di guarire dai colpi.
Il cuore va protetto per non sentire tutto quel dolore. Se però precludi al cuore un’esperienza, ti precludi la possibilità di vivere. “Cuore” non vuol dire per forza “amore” ma mettersi in gioco con le emozioni e il coraggio.
Alla fine cosa siamo qui a fare: solo bere, mangiare e dormire? Ci dev’essere qualcosa di più! Almeno l’amore ci salvi dalla vita!
6_ Mi raccontavi nell’ultima nostra chiacchierata che, prima di salire sul palco dell’Ariston, successe un avvenimento sentimentale complicato per te. L’hai superato?
Non si possono veramente superare certi avvenimenti. Me lo chiedo spesso ma la verità è questa: ho perdonato ciò che mi è stato fatto con il cervello ma non con il cuore. Penso che non riuscirò mai a perdonare con il cuore. Nella testa invece non c’è rancore. Tornare a fidarsi con tutta l’anima non è facile.
7_ Che consiglio dai ai ragazzi che si apprestano a fare la tua stessa esperienza a Sanremo 2021?
Il consiglio che do è essere sempre se stessi. Siete su quel palco per comunicare il concetto del vostro brano. Bisogna pensare solamente – anche se è molto difficile – a trasmettere il contenuto di quel bellissimo contenitore chiamato canzone.
8_ Hai visto un po’ di nomi dei partecipanti a questo blindatissimo Sanremo?
Ho visto molte valide proposte, sono curioso. L’esperienza sarà diversa ma comunque rimane un’opportunità pazzesca.
Biografia: Matteo Faustini
Matteo Faustini, classe 1994, è un cantautore bresciano che ha iniziato a muovere i primi passi nella musica fin da bambino, partecipando a diversi concorsi musicali. Nel 2007 entra a far parte del coro delle voci bianche della Scala di Milano, mentre negli anni seguenti si mette in gioco con il teatro, entrando così a contatto con un mondo a lui nuovo e allo stesso tempo stimolante. A 18 anni sente il bisogno di esprimersi attraverso la musica, intraprendendo così un percorso cantautoriale e sviluppando una forte esigenza di sperimentazione e ricerca musicale.
Parallelamente agli studi in Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, Matteo partecipa e vince vari concorsi musicali come “La VOCE di Lodi – The Tunnel”(incluso il premio della critica assegnato dalla cantautrice, compositrice e musicista Andrea Mirò) e il“Festival della Canzone – Città di Arese”, si classifica al secondo posto e vince il premio come miglior inedito al “Premio Franco Reitano” e si aggiudica una borsa di studio presso la “Lizard Accademie Musicali”.
Nel 2017 viene selezionato come finalista ad Area Sanremo ed è la voce della tribute band “Smooth Criminals”, con la quale ha portato in giro per l’Europa il mito di Michael Jackson. Negli ultimi due anni, Matteo ha intrapreso la sua carriera di insegnante di scuola primaria e ha scritto più di 50 brani (alcuni dei quali insieme a Marco Rettani) come “Nel Bene e Nel Male”, in gara al 70° Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” e vincitore del “Premio Lunezia per Sanremo” per il suo valore musicale e letterario.