A tutti capita di lasciarsi scappare a caldo qualche frase di troppo solo che, in questo caso, si tratta di uscite davvero poco felici. Lo sa bene Willie Peyote che è stato travolto da un tir di polemiche. Risultato? Il cantante, big in gara dell’appena conclusasi 71esima edizione Festival di Sanremo 2021, si è visto costretto a chiedere scusa ai colleghi Ermal Meta e Francesco Renga.
Nei giorni scorsi, in diretta su Twitch, Willie Peyote aveva espresso delle opinioni non proprio galanti sui colleghi sopracitati.
Willie Peyote si scusa con Ermal Meta e Francesco Renga
Nello specifico aveva dichiarato che “Ermal Meta non si meritava il primo posto in classifica” e che la scelta di omaggiare Lucio Dalla nella giornata in cui ricorreva il compleanno – durante la terza serata dedicata alle cover – con il brano Caruso, era stata una ruffianata bella e buona.
Il rapper e cantautore torinese non ha certo sparato a salve su Francesco Renga, descrivendo la performance del Big con queste esatte parole: “Ha cagato sul microfono”, aggiungendo che a un certo punto “sembrava quasi Aiello”.
Nella giornata di domenica, lo staff del cantante si era subito prodigato a far pervenire a Renga e Meta le scuse di Willie, senza però renderle pubbliche per “non alimentare ulteriormente le polemiche”.
Willie Peyote si scusa con Ermal Meta e Francesco Renga
A quanto pare però, la strategia utilizzata non ha dato i suoi frutti. Willie Peyote ha dovuto rendere pubbliche le sue scuse. Per farlo, il cantante si è affidato ai social. In una Instagram story, pubblicata sul profilo ufficiale nella giornata di martedì 9 marzo 2021, si legge:
“Ci tenevo a mettere il punto su determinate questioni che sono venute negli ultimi giorni giorni, ho lasciato passare un attimo perché mi sembrava più opportuno essere lucido. Ci tengo a specificare che, però, con i diretti interessati mi sono già fatto vivo domenica mattina, appena sono stati resi pubblici i video del programma su Twitch, con alcuni ho già chiarito, con altri spero di farlo nei prossimi giorni. Ovviamente mi rendo conto che alcune frasi non sono propriamente delle uscite felici ed è quindi giusto che quando dici una minchiata la gente te lo faccia notare”.
“So di essere una testa di ca**o e di essermi lasciato sfuggire, tra l’altro con le parole peggiori possibili, determinati commenti che potevo risparmiarmi. Sono stati detti nell’ambito di un programma con amici, comici, che voleva commentare Sanremo con un fare piuttosto goliardico, come se fossimo a casa, per alleggerire un po’ la tensione del Festival visto da dentro e da fuori contemporaneamente. Però mi rendo conto che questo non vuole essere una giustificazione, più che altro contestualizzare la cosa”
La storia si conclude così:
“Talvolta il microfono dovrebbero spegnermelo cercherò di farci attenzione, ma non sono certo di poter garantire di non dire più nessuna minchiata nella mia vita. Quello che è giusto fare è assumersene le responsabilità come ho fatto e come cercherò di fare sempre. E quindi niente. Perdonatemi”.
A questo punto ci chiediamo: Ermal e Francesco lo perdoneranno?