Il 18 marzo 2021 esce “Tsunami”: il primo romanzo postumo di Stefano D’Orazio (72 anni), ex batterista dei Pooh scomparso lo scorso 6 novembre 2020 a causa della pandemia in corso. Il musicista romano aveva lavorato a lungo al progetto in questione, la cui data d’uscita era programmata in questi giorni. Purtroppo però, il destino ha fatto il suo corso.
Per questo motivo, la moglie Tiziana Giardoni ha portato a compimento l’opera del marito, mandando in stampa il libro.
La trama di Tsunami: il romanzo postumo di Stefano D’Orazio
Il libro racconta di un uomo che si mette in discussione, cercando una via d’uscita:
“Walter ha 56 anni, vive a Milano ed è un importante pubblicitario che ha dedicato tutta la vita al lavoro, creando a poco a poco distanze incolmabili dalla sua famiglia. Ma a un tratto sembra che tutta l’esperienza e il talento che lo hanno sempre caratterizzato non bastino più. Una nuova generazione sta mettendo all’angolo la sua e lui si sente improvvisamente fuori tempo. Decide allora di lasciare tutto e fuggire in Polinesia”.
Ecco però arrivare l’imprevisto:
“La barca è sempre stata la sua passione, ma quando decide di intraprendere un viaggio alla scoperta delle Galapagos, viene travolto da un terribile tsunami che stravolge ogni suo piano. Costretto su un’isola deserta, con la sola compagnia di un gatto clandestino, sarà obbligato a mettersi completamente in gioco e ad affrontare il suo passato, le sue paure e una banda di trafficanti di armi che rappresentano allo stesso tempo un pericolo mortale e la sua unica possibilità di salvezza”.
Il romanzo arriva dopo la pubblicazione di due libri autobiografici: Confesso che ho stonato – Una vita da Pooh (2012) e Non mi sposerò mai. Come organizzare il matrimonio perfetto senza avere alcuna voglia di sposarsi (2018).
D’Orazio, dopo 50 anni di carriera nella musica italiana, ha abbandonato le vesti di “suonatore di tamburi” per cercare una nuova identità letteraria, nuovi stimoli e progetti.
Per citare il protagonista dell’opera:
“La vita è strana: rincorri i tuoi sogni e quando credi di averli acchiappati, ti accorgi che alla fine non erano quelli che sognavi davvero. Mi ci voleva uno tsunami per spettinarmi l’esistenza“.