Non solo divertimento scanzonato. Lo Stato Sociale ci ha rivelato che: per fare magie ci vuole molta dedizione. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Claves e Simone Rossi a Alberto bebo Guidetti e Albi Cazzola de Lo Stato Sociale, all’interno de Alla buon’ora: il programma serale di Radio LatteMiele in onda dalle 19.00 alle 20.10.
1_ Dopo Sanremo, a livello di interviste come sta andando? La situazione è più tranquilla?
Bebo: Ne stiamo uscendo vivi. Dopo la lavatrice industriale chiamata Festival di Sanremo, abbiamo fatto una settimana di fuso orario di Hong Kong con un jet lag fortissimo. Ma ci siamo, siamo tonici.
2_ Su Instagram avete pubblicato un video backstage delle vostre esibizioni. Nei commenti un utente ha scritto: “Il backstage di Sanremo è migliore di Sanremo stesso”. L’impressione che avete dato al pubblico è che vi siete divertiti a prescindere dalle restrizioni.
Alby: Abbiamo imparato qualche magia. Non ci aspettavamo questa cosa che ci è successa. La magia però non è solo divertimento ma anche dedizione. Abbiamo lavorato molto sulla messinscena e su quello che dovevamo fare. È stato divertente ma allo stesso tempo, impegnativo.
3_È uscito il vostro nuovo album “Attentato alla musica italiana”: 5 dischi, uno per ogni componente del collettivo. È veramente tanta musica sul mercato. Questa scelta è data dalla voglia di fare tanto in un periodo in cui tanto non si può fare?
Bebo: È una voglia che nasce anche dal fatto che, le piattaforme di distribuzione digitale della musica ti dicono come dovresti fare il tuo mestiere. Spotify per esempio, chiede un singolo con cadenza non troppo distante dal successivo. Per noi de “Lo Stato Sociale” questo è un meccanismo un po’ bruttino ma ognuno fa come meglio crede.
Visto che sono molte le cose da raccontare, abbiamo deciso di pubblicare un disco bello corposo anche perché, erano 3 anni che non ne pubblicavamo.
Alby: Questo quintuplo disco racconta i nostri ultimi tre anni: un po’ da separati in casa (causa lockdown), un po’ da separati e basta in quanto, ognuno di noi voleva approfondire le proprie estetiche e i propri stili musicali.
4_ Avete lavorato singolarmente o in gruppo?
Alby: È stato un lavoro diverso. La direzione artistica era stata affidata al singolo individuo mentre, le collaborazione con gli altri sono avvenute in modi diversi a seconda di quello che si stava facendo.
Tutte le canzoni però sono de “Lo Stato Sociale”: c’è chi ha usato testi di altri, chi ha dato una mano nella composizione delle parti ritmiche o elettroniche, chi ha suonato gli strumenti.
5_ La copertina del disco rispecchia le vostre personalità? Sono aspetti cartoonizzati della vostra vita?
Alby: Abbiamo fornito alcune idee inerenti personaggi della cultura pop a Mirko Campioni, l’artista che ha realizzato la copertina.
Bebo: È un citazionismo fatto di personaggi del cinema, storici… Dato che il disco si compone di tante canzoni e tante parole, volevamo associargli anche un’estetica esplosiva.
6_ Domanda da un milione di dollari: avete già realisticamente pensato a come organizzare i live dei prossimi mesi?
Alby: Ci stiamo pensando, navighiamo a vista. Non sappiamo esattamente le modalità con cui riusciremo a farlo. Abbiamo una voglia enorme, siamo fermi da due anni. Ci sono molti arretrati. Speriamo di trovare le giuste soluzioni!