Federico Rossi ci ha spiegato la metafora contenuta nel suo primo singolo da solista “Pesche”. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura e Simone Rossi a Federico Rossi all’interno di Compagni di Merenda: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
1_ Parliamo del tuo nuovo e primo singolo da solista “Pesche”. Sembra un brano che racchiude un grande cambiamento interiore, è così?
La scelta di Pesche come primo singolo è perché mi ha sempre dato spensieratezza, energia e carica anche mentre lo componevo. Anche a livello testuale parla un po’ di una sorta di liberazione dall’essere restio nelle relazioni.
Dopo tre anni di fidanzamento e convivenza, ho dovuto rivedere il mio balance interiore e cercare di vedermi anche sotto un’altra luce.
2_ Come sta andando la convivenza con Paola? Ha voluto condividere con te questo successo.
Molto bene. Ho sbagliato periodo per trasferirmi a Milano perché in sei mesi, ho visto solo quattro mura. Non vedo l’ora di evadere e farmi qualche giorno nella natura, ci vuole. Anche per trovare l’ispirazione, è necessario. Sta andando bene, pensavo peggio.
Paola mi supporta moltissimo e questo mi dà l’energia necessaria per affrontare il tutto. Stessa cosa i miei amici con i quali lavoro nello studio che ho a Modena. Per me è fondamentale a livello di confronto, soprattutto adesso che non ho più Benji.
3_ Cosa ti hanno fatto di male queste pesche?
Oltre al farmi svenire come si vede nel video? (Ride, ndr). Le pesche erano un frutto che da piccolo non mi faceva impazzire. Adesso le mangio. Le ho utilizzare per costruire la metafora di cui parlo nella canzone ovvero che: in una relazione anche le cose più semplici spesso sono difficili da dire.
4_ Dove quando ti troveremo questa estate/vorresti essere?
Quest’estate spero di fare qualche live. Magari con le dovute precauzioni sarà possibile tornare su di un palco. Sono fermo da due anni. Questa è la mia priorità.
Poi, spero di farmi un paio di vacanzine per trovare l’ispirazione. Andrò magari con Paola a Los Angeles a trovare Ben. Faremo un coast to coast.
Federico Rossi ci ha spiegato la metafora contenuta nel suo primo singolo da solista “Pesche”. Leggi e ascolta l’intervista!
5_ Per il video di “Pesche” hai scelto una location particolare, Rosolina Mare in provincia di Rovigo. C’è qualche motivazione nello specifico, magari legato a qualche tuo ricordo d’infanzia?
C’era l’idea di raffigurare qualcosa di onirico, un sogno in cui la pesca mi colpisce, mi risveglio e mi trovo a vivere in un universo parallelo. Mi ricorda un po’ la mia vita, la vedo così.
Quel luogo lì, facendo un ricerca, era il più verosimile per ambientare la storia. È un posto bellissimo, lo consiglio a tutti. Ti dà delle vibrazioni positive.
6_ Tra i commenti sotto al video compaiono spesso i termini: leggerezza, spensieratezza ed estate. Era ciò che volevi comunicare o c’è anche qualche parola in più che può descrivere la canzone?
“Leggerezza e spensieratezza” mi rendono orgoglioso. In un momento del genere è necessario diffondere positività con una canzone che può anche far sognare.
Per quanto riguarda “estate”, non ho pensato a Pesche come un pezzo estivo. Può andare bene sempre. È una canzone più sperimentale e non legata alla stagione.
