Per Giaime è meglio una carriera lunga e faticosa che una piena di scorciatoie che non calzano a pennello. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Giaime all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_ Il 28 maggio è uscito il tuo ultimo disco, Figlio Maschio. Sarai stufo di sentirti chiedere cosa significa, no? Ci hai pensato molto?
Il titolo è molto autobiografico: sono maschio, di sesso maschile, sono figlio dei miei genitori e quindi figlio maschio. Ecco qui. Mi piaceva perché è d’impatto e genera domande.
Ci ho pensato molto. Quando abbiamo iniziato con le prime tracce, non eravamo neppure sicuri di fare un disco. Poteva essere anche un altro tipo di progetto e per questo, tra una cosa e l’altra, i titoli sono cambiati nel tempo. Figlio Maschio invece è sempre rimasto, mi chiamava: era il titolo giusto per il progetto.
2_ Sei sempre molto autobiografico. Mula (Ep) è il tuo cognome.
Esattamente, mi piace sfruttare ciò che la natura mi ha dato anche nel lavoro: un nome e un cognomi strani.
3_ Uscire con il singolo reggaeton Quando come brano di punta è una scelta particolare. Il tuo disco è più sul rap.
Non molto particolare. In questo periodo storico, il reggaeton sta spopolando in tutto il mondo, rispetto a qualche anno fa che era un genere di nicchia per amanti e latini americani. In più, l’estate porta con sé un sound più tendente a una musica più caraibica e latineggiante.
La scrittura di ogni singolo brano è rap perché è il mio genere, quello che so fare. Non saprei scrivere in altri modi. Tutte le tracce, al di là del sound, sono rap. L’atmosfera che viene creata dai suoni scelti può farle diventare più “aperte” ma il rap è la matrice.
4_ Il brano Soli con Rose Villain racconta una storia complessa.
Racconta di un’esperienza che ha portato a una rottura. Io e Rosa ci siamo trovati in studio con i nostri produttori – Andry The Hitmaker e Sixpm – e abbiamo confezionato questa storia d’amore finita: era l’argomento più papabile tra un ragazzo e una ragazza che possono aver vissuto la stessa situazione, vedendola dal punto di vista maschile e da quello femminile.
5_ Della canzone, mi ha colpito la frase: I fra’ sanno comportarsi quando fanno una rapina /Trattano bene gli ostaggi. Cosa significa e cosa c’entra con la storia d’amore?
Innanzitutto, quando scrivo lascio che sia il flusso di coscienza la cosa più importante. Non voglio fossilizzarmi su un unico argomento. Nel rap è molto facile che una frase influenzi quella successiva. Essendo un pezzo che parla di passione e quindi di amore violento, non in senso fisico, anche Rose dice “ti passo sopra con la retrò”: tutto si collegava al concetto di rapina romanzato.
6_ In un’intervista con Nerone, annunciate di aver scelto di continuare la vostra carriera separatamente. Qual era l’altra opzione?
Accettare, nel mio caso, di partecipare a certi programmi, certi talent che rispetto ma che non facevano parte del percorso da rapper che volevo costruire. Non erano idonei e calzanti. Ho sempre preferito una carriera difficile e longeva. Tra una cosa e l’altra, i nostri primi successi vanno dal 2011 a oggi: 10 anni di carriera musicale che mi ha portato ad avere l’onore di essere intervistato da una radio come la vostra!
Abbiamo scelto entrambi, con le proprie sfaccettature, una carriera come piace a noi senza scorciatoie.
7_ Tu però hai fatto televisione in passato?
Ho recitato da piccolo, a 14-15 anni, in alcuni programmi di Disney Channel. Mi ha fatto imparare a stare davanti alle telecamere e ai riflettori. Mi ha dato un minimo di fama, prima del rap, grazie ai ragazzini che li seguivano. È stat una gavetta molto americana se vogliamo dirla tutta: Justin Timberlake, Ariana Grande, Britney Spears, Cristina Aguilera arrivano tutti dal mondo Disney. Probabilmente non porta male, ecco.
8_ Hai i tuoi idoli nel disco. Li hai cercati tu o sono stati loro a notarti?
È una soddisfazione impagabile. Dopo tanto tempo che sei nella scena, ci si conosce tutti. Ti racconto un aneddoto veloce che non ho mai detto in radio: a 14 anni ho regalato a Jake La Furia un mixtape masterizzato da me e i miei amici con pochissime tracce e dopo anni, sono riuscito ad averlo nel disco.
Siamo stati noi a fare le proposte e poi gli artisti, per fortuna, hanno voluto collaborare. Hanno mandato subito le loro strofe, una più bella dell’altra. Ne sono contentissimo e onoratissimo.
9_ Come vi siete conosciuti tu e il produttore Andry The Hitmaker?
Ci siamo conosciuti nel 2016 e abbiamo iniziato a lavorare il giorno stesso che ci siamo incontrati. Ci siamo scritti sui social, abbiamo la stessa età: siamo nati a 10 giorni di distanza l’uno dall’altro, due predestinati.
Lui collaborava da anni con artisti come Guè e io avevo i miei giri. Entrambi sapevamo dell’esistenza dell’altro. Un suo beat realizzato per un altro cantante mi aveva colpito e quindi ci siamo visti in studio e da quel giorno siamo inseparabili.
10_ Come ricerca dei suoni, è lui che ti propone dei mood o sei tu che hai un’idea in testa e ti affidi a lui per svilupparla?
Entrambe le cose. Ci sono dei giorni in cui arrivo in studio con dei pezzi che voglio fare. Altre volte invece, è lui che mi propone. Altre volte ancora, gli porto dei brani registrati sui type beat: elimina il type beat e registriamo la canzone secondo le mie melodie e ispirato da questa, mi cuce addosso il beat giusto.
Biografia: Giaime
Giaime, pseudonimo di Giaime Mula (1995), ha trascorso l’infanzia a Pescara per poi tornare a Milano, città natale. Ha iniziato il suo percorso musicale a quattordici anni, quando ha iniziato la collaborazione di MastaRais e Zangherr; con loro alla fine del 2011 ha pubblicato il brano Sulla linea del limite. Tra il 2011 e il 2012, il rapper interpretato Ricky nella serie tv In tour e Young Caesar nel programma comico Sketch Up, entrambi in onda su Disney Channel.
Nel 2013 ha pubblicato il suo primo album in studio, intitolato Blue Magic, su etichetta della Universal Music. Due anni dopo è stata la volta dell’EP intitolato Prima scelta. Nel 2017 ha conosciuto il produttore discografico Andry the Hitmaker, con il quale ha realizzato vari singoli e nel 2020 il suo secondo EP, Mula. Due dei suoi singoli del 2019, Fiori e Mi ami o no sono stati certificati disco di platino dalla FIMI. L’anno successivo il singolo Parola, realizzato in collaborazione con Lazza ed Emis Killa, ha ottenuto un disco d’oro. Nel 2021 ha pubblicato Figlio Maschio, il suo secondo album in studio.