Arisa ha raccontato come il programma “Ballando con le stelle” l’ha cambiata e del suo album “Ero romantica”. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Anna Patti e Carlo Mondonico a Arisa all’interno di Spoiler: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.00.
1_In questi ultimi mesi ci hai regalato tante sorprese, mostrando anche un lato più sensuale.
Era da tanto che mia mamma cercava di convincermi a partecipare a “Ballando con le stelle”. Ha fatto bene perché è stata una bellissima esperienza. Pensava che mi sarei disinibita sotto certi aspetti: era cosciente del fatto che ho sempre avuto tante inibizioni rispetto al mio corpo e alla mia femminilità.
È stato tutto merito del programma televisivo, nel senso stretto del frequentare la categoria dei ballerini perché sono molto particolari come operatori dello spettacolo: hanno un rapporto molto aperto con il loro corpo che non prevede morbosità. La possibilità che hanno di esprimersi con il loro corpo include una sensualità non voluta ma molto evidente.
2_Il ballo può cambiarti la vita.
Per quanto mi riguarda ti cambia il fatto di avere un obiettivo condiviso con un’altra persona. Ho avuto la fortuna di incontrare il ballerino Vito Coppola che ha una tecnica, ma soprattutto un’umanità straordinaria. Con questo percorso insieme ci siamo riscoperti molto simili sotto vari aspetti: è stato come aver avuto a che fare con un gemello. L’ho riconosciuto in ogni sua esternazione emotiva, anche nei momenti più critici, e questo mi ha portata a volergli molto bene e a non volerlo deludere.
Arisa: “‘Ero romantica mi descrive nel bene e nel male”
3_Più anima gemella che gemello no?
È vero. Non è detto che l’anima gemella debba per forza convolare in qualcosa. Possono esserci anche anime gemelle che si incontrano e rimangono in contatto tutta la vita e continuano un altro rapporto, al di là di come siamo abituati a interpretare l’anima gemella. In questo momento è come se mi avessero tolto il mio gemello dalla culla. In questi mesi intensi mi sono sentita una ragazza semplice, che poi in realtà lo sono sempre.
4_Il tuo ultimo album “Ero romantica” ti racconta totalmente.
Mi descrive nel bene e nel male, nella mia quotidianità, con tutti i pregi e difetti. Spesso in amore divento “uno zerbino”. Ci sono delle volte in cui qualcuno riesce a tirare fuori il lato forte, volte in cui trovi quello più forte in te stessa. In quel caso, se ti innamori, diventi il suo “tappetino”.
In “Altalene” racconto questo concetto: la schiavitù volontaria nell’amore. “Maddalena”, invece, parla del grande torto che è stato fatto al genere femminile quando si sono confuse le parti, quando le donne valorose hanno sostenuto alcuni personaggi della storia. Da una parte, quindi, c’è una storia di “schiavitù” e dall’altra, una storia di indipendenza.
5_Se dovessi tornare indietro e incontrare l’Arisa di “Sincerità”, cosa le diresti?
Innanzitutto le farai i complimenti per l’outfit. Non so se la fermerei sinceramente, la lascerei andare per la sua strada.
6_Quest’anno purtroppo non sarai in gara insieme agli altri artisti del Festival di Sanremo.
Amadeus è una persona molto lungimirante. I suoi Festival sono sempre ben riusciti, quindi sono sicura che anche quest’anno spaccherà. Auguro a tutti i miei colleghi di fare dei grandi lavori perché Sanremo è l’unica celebrazione vera che è rimasta della musica italiana. In quella settimana hai davvero la possibilità di esprimerti e di presentare il tuo progetto. Spero che i Big in gara possano trarne beneficio.