Rkomi ci ha raccontato le sensazioni pre Festival e spiegato la scelta dei Calibro35 per la serata dei duetti. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Rkomi all’interno di Wake Up: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 08.30.
1_ Cosa ti aspetti dal Festival di Sanremo 2022?
Ho una grande voglia di fare bene e di crescere. La motivazione principale per la quale ho proposto il mio brano “Insuperabile”, con la speranza che potesse essere accettato, era quella di provare qualcosa di diverso su di un palco così importante. Ho voglia di mettermi alla prova nuovamente, soprattutto dopo un periodo che mi ha dato tante soddisfazioni. Cosa fare per rendere il tutto più complicato? Andare a Sanremo! Complicarmi la vita fa un po’ parte di me.
2_ C’è un mondo musicale, parlando di etichette, in cui vuoi essere inserito o preferisci essere solo Rkomi?
Arrivo dall’hip-hop che è l’ibrido per eccellenza. Molti, anche alcuni miei colleghi, non hanno ancora concepito questa cosa. Sono una persona che ama conoscersi e conoscere sempre di più quello che fa per lavoro, quindi ho iniziato ad appassionarmi al rock per esempio, ma anche al jazz e alla musica classica. Non è detto però che capisca a pieno i generi che ascolto. Sono un ascoltatore atipico: realizzo basi diverse in studio perché sento di avere sempre qualcosa di nuovo da poter dare.
3_ Quando eri più piccolo guardavi il Festival?
Devo dire la verità, non lo guardavo perché sono cresciuto in fretta e avevo altro a cui pensare, però c’è sempre stato il culto di Sanremo in famiglia. Sono andato a lavorare presto, a 18 anni vivevo già da solo, quindi al tempo prendevo più seriamente la vita. Ultimamente, invece, ho iniziato a dire più la mia riguardo la musica e ho iniziato a seguire il Festival.
Rkomi: “La mia regola è non aspettarsi mai nulla”
4_ C’è qualcuno degli artisti del Festival di Sanremo 2022 con cui ti piacerebbe collaborare?
Ho una grande stima nei confronti di Massimo Ranieri e mi piace molto anche La Rappresentante di Lista, sono tante però le voci e le anime interessanti.
5_ Per il medley di Vasco Rossi che canterai durante la serata dei duetti (venerdì), come mai hai scelto i Calibro35? Cosa dobbiamo aspettarci?
Sarà una performance unica. La cosa che mi ha colpito quando li ho conosciuti è stata la loro professionalità e la voglia di improvvisare: sono caratteristiche che mi rappresentano molto. Sono una band che si presenta da sola, una delle più interessanti in Italia secondo me. Quando ho pensato a loro, ho chiesto alla mia discografica se si potesse fare e poi ci siamo conosciuti. Non pensavo mi dicessero “sì” e invece poi è andata bene.
6_ Ti aspettavi l’incredibile successo di “La coda del diavolo” con Elodie?
La mia regola è non aspettarsi mai nulla e così sarà anche per il palco dell’Ariston. Spero di fare bene. “Taxi Driver” e “La coda del diavolo” sono progetti con cui volevano provare in qualche modo a fare la differenza, principalmente per me e poi eventualmente per gli altri. C’era questa speranza, ma non mi voglio creare aspettative. È bello come continui a sorprendermi la musica.
7_ Dopo l’esperienza a Sanremo, inizierai a organizzare i live?
Farò diverse date nei club, a Milano, Napoli, Roma ecc. Saranno circa 15 in tutta Italia. Arrivo da un un tour estivo che ho avuto la possibilità di organizzare nonostante tutte le regole da seguire. Ci tengo molto alle mie performance, quindi voglio fare bene e realizzare qualcosa di super!