Violante Placido racconta come si approccia alla musica, dal passato ad oggi. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura a Violante Placido all’interno di Non sarà una Ventura: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00
1_ Come sono cambiati la tua consapevolezza, le tue parole e il tuo modo di fare musica, da Viola a Violante Placido?
Non è cambiato nella sostanza. Ho iniziato a scrivere di più in italiano rispetto agli album precedenti, in cui c’erano due canzoni in italiano e tutto il resto in inglese. Questa volta sono partita con un singolo in italiano e sto lavorando ad altri brani sempre in italiano, ma ciò non toglie che potrei realizzare anche brani in inglese, adesso che siamo un po’ più pronti ad ascoltare musica inglese nata in Italia.
2_ Ho letto che il tuo approccio alla musica è stato condizionato anche dalla partecipazione in “Maledette malelingue” di Ivan Graziani di cui hai fatto il video. Quando hai capito che, avendo anche tu una bella voce, avresti potuto intraprendere la carriera di cantante?
A 22 anni ho avuto un fidanzato che cantava e ho iniziato a vivere la musica come qualcosa di normale e non di irraggiungibile. Ascoltavo già tantissima musica, andavo a molti concerti. Quando avevo 8 anni ho visto quello degli Eurythmics che erano già il mio gruppo preferito. Potere fare mi sembrava qualcosa di impossibile tant’è che rimango un’autodidatta. Ho fatto qualche lezione ma sono molto istintiva quando mi approccio alla musica. Per me è qualcosa di autentico e non posso farne a meno.
3_ I tuoi prossimi progetti?
Quest’estate ho finito di girare un film con Francesco Patierno, sono la figlia di Abatantuono per la seconda volta. È un film che uscirà su Amazon. Adesso sto lavorando sulla musica. Sta tutto nella voglia di condividere con il pubblico ciò che fai. Ho vissuto la musica un po’ a singhiozzi, non ho avuto continuità di contatto con il pubblico, che è la cosa più importante.