Chiamamifaro ha raccontato della produzione di “Addio sul serio” e ha svelato alcune curiosità su di lei. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Giorgio Dazzi a Chiamamifaro all’interno di Alla buon’ora: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_In arte ti fai chiamare “Chiamamifaro”, ma a Bergamo, la città in cui vivi, non ci sono fari. A quale ti riferisci?
Esiste un posto speciale per me che mi piace tenere segreto: è un faro fisico sotto il quale compongo le mie canzoni e suono la chitarra, soprattutto al tramonto. Un po’ lontano da Bergamo, è il posto in cui ho deciso di voler provare a fare musica nella vita. Secondo me, il senso di una “cosa” che fa luce in mare per aiutare le barche nella loro navigazione è molto romantico.
2_Riccardo Zanotti ha prodotto il tuo ultimo singolo “Addio sul serio”. Come ti ha aiutata?
Di per sé la canzone è abbastanza triste, però la produzione riesce a darle un valore aggiunto. Non è la classica canzone malinconica, ma è uno sviluppo di dinamica: parte molto raccolta e poi c’è un climax drammatico che esalta il significato del brano. La produzione è stata un buon compromesso tra il testo molto malinconico e la musica con una carica particolare.
3_Come hai conosciuto il cantante dei Pinguini Tattici Nucleari?
Ci siamo conosciuti ad un festival in provincia di Bergamo. Il caso ha voluto che me lo trovassi davanti in fila. Io ero con il mio chitarrista Alessandro che mi ha convinta a parlargli. Abbiamo visto quindi il concerto insieme e a fine serata gli avevo già fatto ascoltare alcuni miei pezzi: volevo avere un parere da un artista che stimo molto.
Chiamamifaro: “‘Addio sul serio’ non è solo una canzone malinconica”
4_Di te il web sa poco, quindi faremo un gioco chiamato “Curiosità che forse non conoscevate di Chiamamifaro”. Film di Natale preferito?
Odio i film di Natale.
5_Doccia alla mattina o alla sera?
Alla mattina.
6_Pesto o ragù?
Pesto perché purtroppo sono vegetariana.
7_Bergamo alta o Bergamo bassa?
Bergamo alta tutta la vita.
8_Materia che hai più odiato nella tua vita?
Probabilmente matematica.
9_È vero che hai paura di volare?
Ho paurissima.
10_Cosa hai mangiato per colazione stamattina?
Le gocciole e il tè.
11_Se incontri per strada vecchi amici dell’asilo li saluti?
Sinceramente no, di solito scappo e devo dire che le mascherine aiutano.
12_Città di cui hai detto: “Ah, non pensavo fosse così bella!”?
Fossano. È un borgo in Piemonte dove abbiamo suonato quest’estate.
13_Appena sveglia parli o odi chi ti parla?
Odio chi mi parla.
14_Chi sono i tuoi riferimenti musicali?
Nella musica internazionale Dua Lipa, in quella italiana invece Madame, Mahmood, Tha Supreme: mi piace tutta la scena pop e il fatto che abbia tante forme diverse.
15_Come ha reagito la tua famiglia quando hai detto che volevi fare musica nella vita?
Mi hanno sempre supportata. Adesso sto anche studiando musica all’università: è stato un tasso dolente perché i miei volevano studiassi altro, ma alla fine li ho convinti. In linea di massima però sono sempre stati di supporto, fin dal primo giorno, anche se all’inizio ero super stonata e non perdevo mai un’occasione per dirmelo.
16_Hai già deciso a quale concerto andrai quest’estate?
Mi piacerebbe molto andare al Jova Beach Party.
17_Quando sarà possibile venire ad un tuo live?
Le date confermate non posso ancora dirle, però sicuramente in primavera.