Matteo Romano ci ha raccontato la sua esperienza al Festival di Sanremo e i suoi prossimi progetti. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura e Simone Rossi a Matteo Romano all’interno di Compagni di Merenda: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.30.
1_Dopo il Festival di Sanremo sei riuscito a fermarti un attimo e riposare?
Solo un giorno, lunedì. Sono andato a casa a Cuneo dalla mai famiglia e il giorno dopo sono tornato a Milano. Ho fatto una passeggiata in città, convinto di fare la “sfilata” con tanto di tappeto rosso e invece no (ride, ndr). Erano tutti molto tranquilli per fortuna.
2_In un anno e mezzo hai raggiunto il tuo obiettivo.
È iniziato tutto un po’ per caso. Durante il lockdown ho iniziato a cantare le cover dei miei brani preferiti e a scrivere inediti. Mi sono detto: “Perché non pubblicarle?”, così mi sono iscritto su TikTok, senza aspettative.
piano piano i miei video sono diventati sempre più virali. In particolare quello di “Concedimi“, il mio primo inedito che adesso è arrivato a 4 milioni di visualizzazioni. Grazie a questo sono riuscito a firmare il mio primo contratto a dicembre, a febbraio/marzo è arrivato il singolo “Casa di specchi” e la partecipazione a Sanremo Giovani e Sanremo. È stato un percorso abbastanza veloce.
3_All’inizio venivi etichettato come “quello di TikTok”.
Al Festival di Sanremo volevo dimostrare che c’è di più oltre alla mia esperienza social. All’inizio ero solo “il Tiktoker” e a me infastidiva perché lo trovavo un po’ riduttivo, soprattutto entrando in un contesto grande come quello di Sanremo.
4_Ti pesa il fatto di essere additato come “classico bravo ragazzo”?
Mi rispecchia totalmente, per quanto a volte, mi piacerebbe essere un “dannato” (ride, ndr).
Matteo Romano: “Il mio intenso viaggio da TikTok a Sanremo”
5_”Testa e croce” è il brano con cui ti sei presentato a Sanremo Giovani. Vorrei fare un piccolo gioco: “Testa” corrisponde a “vinci un Sanremo, ma non ci torni più”; “Croce”, invece, a “ci torni più volte, ma non vinci mai”. Cosa scegli?
È complicato. Ti dico “Testa” perché così almeno vado all’Eurovision Song Contest!
6_Il gadget del tuo singolo è un smartwatch. Come mai l’hai scelto?
In “Virale” io parlo della fenomenologia dell’amore, quindi di come una sensazione ci faccia accelerare i battiti quando siamo innamorati. Riprende metaforicamente, anche i battiti che si sentono all’inizio del brano. È come se con “Virale” voi poteste contare i vostri battiti.
7_Qual è stato il collega sanremese che ti ha fatto più emozionare?
Sicuramente Gianni Morandi perché ha un’energia pazzesca. Anche Mahmood e Blanco: sentirli cantare dal vivo è stato pazzesco, sono anche molto gentili.
8_Cosa succede il 4 marzo 2022?
Finalmente esce il mio primo progetto fisico. Sono contento di poter vedere e toccare la mia musica. È molto intimo e speciale perché è “Sanremo Edition”, quindi sono due brani, però possa essere un gesto simbolico per dare inizio a quello che voglio: un lungo corso di prodotti fisici.
9_Hai in programma qualche concerto live?
Arriveranno sicuramente, come arriverà presto anche altra musica!