Andy Bluvertigo con una mantella rossa
Foto di Andy Bluvertigo con mantella rossa. Credits: IGandy_bluvertigo
in ,

Andy Bluvertigo: «Il luogo migliore è l’America dei primi anni ottanta»

Andy Bluvertigo ci ha raccontato dell’America dei primi anni ottanta e dei suoi viaggi in giro per il mondo. Leggi e ascolta l’intervista!

Andy Bluvertigo ci ha raccontato dell’America dei primi anni ottanta e dei suoi viaggi in giro per il mondo. Leggi e ascolta l’intervista!

album-art

Andy Bluvertigo: «Il luogo migliore è l’America dei primi anni ottanta»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Guenda Goria e Mirko Gancitano a Andy Bluvertigo, accompagnato da Liliana Patti all’interno di Va dove ti porta il cuore: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda sabato dalle 16.00.

1_ In questa puntata dedicata agli Stati Uniti d’America volevo chiedervi qual è il vostro rapporto con questa nazione e se è stato il vostro viaggio del cuore.

Andy: Sono stato a Detroit l’ultima volta per la fiera dell’auto. Siamo andati anche in un jazz club anni trenta, dove c’era una band che suonava solo con iPad e delle applicazioni.

Il mio viaggio del cuore, invece, è stata la Cambogia. Ci sono stato tre settimane nel 2012.

Liliana: Io sono nata in Russia e ci sono stata quattro anni per studiare.

2_ Tu sei anche un cuoco provetto, ci consigli una ricetta cambogiana?

Sicuramente il pollo amok: una marinatura di aglio, curcuma, citronella, lime e dragoncello. Si cuoce nel wock e lo si sfuma con del latte di cocco.

3_ Dove vi porterà il cuore? 

Andy: Sicuramente dai nostri gatti (ride, ndr). Magari, in una crociera in Egitto.

Sono sicuro che prima degli egizi ci fossero gli extraterresti, che hanno insegnato calcoli e costruzioni alla civiltà. Vorrei vedere le loro opere.

4_ Tu hai realizzato una cover de “L’Esodo” di Franco Battiato (insieme a Eugene NDGN, ndr). Di che esodo sta parlando? Tu, poi, hai avuto anche l’onore di cantare con lui.

Io e Eugene siamo partiti dal testo di Battiato, è un brano molto attuale anche se è stato scritto nel 1982.

“L’Esodo”, per me, è una fuga all’interno di sé stessi, un modo per capire dove andare, piuttosto che la fuga da qualcosa

Franco è stato ospite di un disco dei Bluvertigo, mixato nel Mountain Studio (quello dei Queen) a Montreux. Lo abbiamo portato a mangiare algerino e lui ha ordinato e parlato solo in arabo. È uno studioso incredibile”

Nel 2000, poi, siamo stati invitati al festival “Il violino e la selce” ad Ancona e lui ha cantato con noi cinque canzoni.

4_ Esistono ancora i Bluvertigo?

Ogni tanto. Ci sarà una celebrazione per una serata del duemila, con nastri digitalizzati.

Riascoltando i nostri vecchi lavori, ho scoperto che eravamo davvero bravi (ride, ndr).

5_ Abbiamo visto che sei un pittore e un cantante. C’è l’America nella tua arte e nella tua musica?

Non sono filoamericano, ma sono affascinato dalla New York dei primi anni ottanta, dal clima e dalle manifestazioni che c’erano.

Ho anche venduto dei quadri durante una Design Distric a delle coppie. Loro vogliono il bello, non importa quale sia il tuo curriculum.

Per la musica, senza dubbio lo Studio 54. Amo la discoteca con i pattini, sono un insegnante di pattinaggio, e non vedo l’ora di portarla nella mia città.

7_ Avete anche fatto un viaggio in Tunisia. Cosa vi è rimasto?

La gita sul cammello bordo mare.

Andy: Poi il padre di Liliana mi ha dato degli strumenti tunisini e ho scoperto la meraviglia della musica tradizionale, come l’incantatore di serpenti (il pungi, ndr) che suona solo in frequenze medie.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

Foto di Jeson per il singolo "La cura sbagliata"

Jeson: «”La cura sbagliata” è un invito al dialogo»

Foto di Matteo Garrone sul set di "Io Capitano"

Matteo Garrone: «In “Io Capitano” racconto lo spirito d’avventura»