Arisa ci ha raccontato del nuovo brano “Psyco” e dell’amore che fa soffrire e che spesso non viene descritto. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Anna Patti ad Arisa in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00.
1_ Com’è nato il testo del tuo nuovo singolo uscito il 9 luglio 2021, “Psyco”?
È nato dalla volontà di descrivere la realtà, di non trattare sempre l’amore e la propria esistenza come se stessimo parlando dei biscotti del Mulino Bianco. Ho voluto svelare il lato più difficile da condividere del proprio essere. Io sono una ragazza che vive da sola, si sveglia presto, vive soprattutto di notte, a cui piace vivere l’amore a volte con poco sentimento perché troppo spesso mi mi ha delusa. Psyco parla di quel momento in cui, dopo l’ennesima delusione d’amore, ti dai alla pazza gioia.
2_ Quello è anche il momento in cui ci ricostruiamo: viviamo il dolore e ripartiamo da noi stessi con più consapevolezza.
È il non mescolarsi, il rimanere fermi su se stessi, ben consci di quello che si è e si può dare non per forza agli altri, ma potendo dare delle attenzioni anche a noi stessi: il famoso love yourself. Sto avviando un progetto di canzoni che parlano dell’amore in una maniera diversa rispetto a come ne ho parlato finora: la donna che si abbandona all’amore e ne diventa schiava; la donna che subisce un rapporto che non la rende felice ma, invece di andare via, decide di sforzarsi e ricostruire. È la descrizione dell‘amore che esiste, ma che non viene descritto abitualmente.
3_ Anche “Ortica” parla di donne forti. Era questo il messaggio che volevi lanciare usando la metafora inerente questa pianta?
“Ortica” parla di una donna che ha dato tutto ma questo non le è servito a nulla perché, il suo lui se n’è andato via lo stesso. Parla del senso dell’abbandono, della promessa non mantenuta, del tradimento delle aspettative.
4_ Raccontaci del tuo Ortica Special Tour.
Toccherà diverse zone d’Italia. All’inizio di agosto ritorneremo finalmente in Sicilia, una terra che non vediamo da un po’. Poi saremo nelle Marche, di nuovo al nord, dopo al mare, un po’ dappertutto. È uno spettacolo particolare che giocherà sull’emotività e quindi su picchi di grande passione e coinvolgimento emotivo.
In questi anni ho lavorato molto al tema dei diritti e dell’inclusività e ci sono brand manifesto dei diritti LGBT. Io sono per l’uguaglianza, per la parità e per la felicità di tutti e spero che dalla mia musica traspaia. Cercherò di offrire alle persone un’ora o due di grande felicità e farle sentire vive come mi sento io quando sto in loro compagnia.
