Cristina Parku ci ha parlato di cosa significa essere la protagonista dello spettacolo “Controcorrente” di Italy Bares.
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino e Anna Patti a Cristina Parku all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00.
1_ Cristina sarai la protagonista di “Controcorrente”, lo spettacolo di Italy Bares (di cui siamo radio partner).
È un peso bellissimo che fa anche paura, perché devo ballare e non lo faccio da tanto. Ci sarà una coreografia afro in cui danzerò e mi mette a dura prova, perché sono abituata a cantare e recitare sul palco.
Siamo tantissimi. È bello vedere questi gruppi che si scambiano, mi mancava. Siamo più di duecento.
2_ Sarà uno spettacolo emozionante.
Siamo tanti mondi diversi che si uniscono. È bello vedere questo scambio artistico. Ho sempre voluto fare musical, ho sentito un respiro diverso appena sono arrivata qui.
3_ Cosa ti succede?
Fatima arriva in Italia con un vero viaggio della speranza. Parte dall’Etiopia, attraversa il deserto, viaggia in mare e viene imprigionata in Libia.
È provata, ma continua ad avere un sorriso e una fiducia verso il nuovo e verso i bianchi e questo mi ha stupita. È diversa dal cugino Paky che le dice di diffidare dei bianchi perché portano solo guai.
Lei è aperta al diverso e questo la porterà ad avere brutte sorprese.
4_ C’è una differenza nel fare uno spettacolo come progetto artistico e farne uno per beneficienza?
C’è una responsabilità in più. In genere è verso te stessa, il teatro e il pubblico. Ora ci sono delle persone che hanno davvero bisogno di questi soldi. Meglio facciamo, più fondi raccogliamo e più persone possiamo aiutare.
È una cosa molto in grande. Senti nel cuore la responsabilità e ti sveglia. Quando fai questo mestiere entri in una routine. Questo spettacolo me l’ha spezzata e mi ha svegliata.
Siamo in tantissimi sul palco. Sono sempre stata figlia unica, ma stavolta non mi sento sola.