Esa Abrate ha raccontato i generi racchiusi in “Avec Toi (Ce Soir)” e che le sorprese non sono ancora finite. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Esa Abrate all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_ Il tuo ultimo brano Avec Toi (Ce Soir) feat. Patrik, uscito il 16 luglio 2021, ha un doppio titolo. Come mai?
Non sapevo come chiamare la canzone. Dicevo sia Avec toi sia Ce soir e quindi ho deciso di lasciarli entrambi. Il concetto è quello, con te questa sera.
2_ In questo pezzo hai cambiato mondo, c’è una contaminazione nuova con qualche suono americano in stile Lauv.
Mi sono dato alla sperimentazione andando verso un genere che mi appartiene ma non avevo mai esplorato. A inizio brano c’è una ritmica afro che anticipa lo swingato-dance.
Lauv è il mio mentore da sempre, lo stimo tantissimo. Sicuramente c’è un po’ di lui nei miei lavori.
3_ Com’è nata la collaborazione con Patrik?
Lo conosco da un anno, ci siamo sempre stimati artisticamente. I lavori di Patrik hanno avuto successo sulle piattaforme digitali e ci siamo detti che prima o poi, avremmo fatto una canzone insieme. Sai, quelle frasi che dici giusto per. Un anno dopo invece, ci sono ritrovati a realizzare Avec Toi (Ce Soir).
4_ La canzone era già pronta o ha scritto lui la sua parte?
Con il mio team avevo scritto la mia parte, lasciando lo spazio per lui. Patrik l’ha riempito, aggiungendo alla canzone quella perla in più che serviva.
5_ Sei direttore d’orchestra: cosa ci azzecchi con la musica pop?
Mi sono avvicinato alla musica, prima di iniziare a cantare, come strumentista. Ho intrapreso un percorso di studi inerenti la musica classica che mi ha portato a frequentare il conservatorio. Lì, mi sono dedicato alla direzione d’orchestra: quella che sarebbe dovuta essere la mia carriera futura se solo avessi continuato.
Ero il più giovane direttore d’orchestra d’Europa e ho ricevuto anche un premio da Mattarella! Ho deciso di smettere perché quando cantavo mi sentivo molto più vivo e quindi, con dispiacere dei miei, ho smesso.
6_ Potresti inserire qualche aspetto classico all’interno di brani pop.
Sicuramente non rinnego tutto quello che ho fatto e studiato perché mi ha portato a essere l’artista che sono oggi. Non so se riuscirò a matchare le due cose, a metterle insieme. Però, se dovessi riuscirci…
7_ “Ci sto male” ha un testo non particolarmente felice. Sei una persona sensibile?
Bisogna parlare un po’ di tutto, anche dei momenti in cui sei in down. Prima di entrare a far parte del cast di Amici20, facevo il duro. Nel talent abbiamo lavorato per eliminare la corteccia che avevo attorno al cuore. Così, sono riuscito finalmente a tirare fuori tutto.
8_ Quando dici “ci hanno lavorato”, di chi parli?
La scuola di Amici è incredibile. Avevano capito che potevo dare tanto a livello di emozioni ma che non riuscivo a trasferirlo musicalmente a causa della mia storia personale. Sono sempre stato abituato a tenere tutto per me. Hanno scavato dentro la mia persona affidandomi dei pezzi in grado di sbloccare i “cassetti chiusi”. Li ringrazio per avermi spronato.
9_ Hai altre canzoni in programma?
Le sorprese non sono ancora finite.
Biografia: Esa Abrate
È un giovane cantante, musicista e autore italiano. L’infanzia dell’artista, originario del Congo Kinshasa e nato in Francia con il nome di Exaucè Roga Muana, è stata segnata da problemi famigliari e da violenze. Dopo un lungo periodo trascorso in case famiglia, viene adottato da una coppia piemontese che gli dà modo di iniziare una nuova vita facendosi chiamare Esa, l’abbreviazione della traduzione italiana del suo nome “Esaudito”.
Il suo amore per la musica nasce ascoltando gli album di musica africana posseduti dal padre. Una volta adottato, inizia a prendere lezioni di chitarra classica, pianoforte e percussioni. In seguito, l’ingresso in conservatorio gli dà modo di studiare anche chitarra jazz, fino ad arrivare alla direzione d’orchestra. Era il più giovane e promettente direttore d’orchestra d’Europa, con tutta una carriera davanti, quando decide di lasciare tutto per il canto.
Comincia quindi una nuova sfida con se stesso che lo porta a sedersi sul banco della scuola di “Amici” di Maria De Filippi. Un’opportunità che Esa sfrutta per far conoscere la sua musica a tutta Italia. “Dimmi”, il suo brano più celebre, conta quasi 6 milioni di stream su Spotify, ma l’artista ha ottenuto ottimi risultati anche con altri due brani pubblicati durante la permanenza nel programma: “Ci sto male” e “Solo se ti va”. Dopo l’uscita dal programma, Esa ha ottenuto un grande seguito e non vede l’ora di fare ascoltare a tutti la nuova musica a cui sta lavorando.