Gli Extraliscio ci prendono per mano e teletrasportano nel meraviglioso mondo delle balere. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Claves e Simone Rossi agli Extaliscio, Big in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, all’interno di A Tu per Tu con Sanremo: lo speciale programma di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00 durante la kermesse musicale.
1_ Come state?
Siamo dentro una balera tutta colorata e non vogliamo più uscire!
2_ In un’intervista avete risposto “che regga” alla classica domanda “cosa vi aspettate dal palco di Sanremo”. Ha retto e avete spaccato, musicalmente parlando.
Ci siamo impegnati per farlo crollare, avete visto?
3_ Per quando riguarda il movimento che hai fatto con la chitarra, noi lo avremmo chiamato elicottero: ha un nome?
L’elicrudero! Nella musica è quasi impossibile inventare qualcosa di nuovo. Questa mossa arriva da Guerre e Stellari III. Mi sono detto: se un giorno andrò mai a Sanremo, avrò una chitarra rotante!
Sarebbe stato bellissimo vestirsi da Goldrake o Mazinga e mentre facevo girare la chitarra, avessi iniziato a lievitare!
4_ Se si pensa a Extraliscio, si pensa a curiosità. Quante vite ci vogliono per suonare il trautonium?
È uno strumento complicatissimo che suonano in pochi. Rimarremo nella storia di Sanremo, non tanto per la chitarra rotante o perché il nostro cantante fino a ieri era la voce di “Romagna mia” nel mondo ma, perché abbiamo portato questo strumento particolare sul palco dell’Ariston.
Una caratteristica degli Extraliscio è infatti l’amore per il suono. Il trautonium è uno dei primi strumento elettronici inseriti nella musica classica del ‘900. È la prima volta che questo strumento arriva in Italia e noi l’abbiamo portato all’Ariston!
Fino a ieri tutti pensavano fosse il nome di una famosa medicina per la pressione. Del tipo, che trauma hai avuto per prendere il trautonium?(ride, ndr).
5_ Venerdì 5 marzo 2021 è uscito il vostro nuovo disco “È bello perdersi”, diviso in due parti. Il sottotitolo potrebbe essere: è bello perdersi – ma è vietato perderselo. Descrivetelo con una parola a testa.
Rubiamo lo slogan! È un disco: marziano (Moreno Conficconi), Luccicante (Mirco Mariani), Stratosferico (Mauro Ferrara).
Avevamo preparato Mauro, dicendogli che se doveva scegliere una parola, doveva essere grossa!
6_ L’album ci riporterà alle atmosfere da balera, con tutte le luci che si accendono?
La balera è una scatola, come il teatro, il cinema e i musei. Quando entri in questi posti, ti perdi e vieni trasportato da un’altra parte. La balera è un luogo da preservare, un luogo quasi miracoloso. È un viaggio.
7_ Quando si parla di piadina e arrivi in Romagna, la domanda sorge spontanea: qual è la piadina perfetta?
Attenzione che anche la nostra piadina è rotante!
8_ Ma gli ingredienti?
Lo strutto, acqua e farina. È più o meno naturale e genuina come noi!
9_ C’è qualcosa che bolle già in pentola o, sulla piastra della piadina per restare in tema? Vogliamo vedermi dal vivo.
Stiamo vivendo un sogno, parlando di liscio con voi che già è un miracolo. Speriamo tutti di tornare presto alla normalità. Dopo Sanremo, vorremmo fare un bel tour nelle balere e suonare davanti a tutti, non solo al loro pubblico abituale.
La balera deve diventare un teatro, una sala da concerti. Magari noi possiamo accendere una luce nuova e portarvi i nonni con i figli, i nipoti. Vorremmo creare un contenitore dove si fa musica, si balla e si sta insieme.
Faremo sempre girare… Chitarre e piadine!