Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Claves a Fasma all’interno di Alla buon’ora: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 19.00.
1_ Come stai? È uscito il tuo nuovo singolo Indelebile. Hai già avuto modo, senza i live, di avere feedback a riguardo? Magari sui social.
Bene, sta uscendo nuova musica e quando è così sono felice. Ho sempre creduto che le canzoni che rimangono nella storia sono quelle che funzionano a lungo termine. Perciò, per me il riscontro non è tanto oggi – con il primo ascolto, la curiosità – ma nel lungo raggio. Sono una persona molto cinica giustamente, anche se come caratteristica non si addice molto alla figura dell’artista. Detto questo, ho fiducia nella nostra musica. Sta piacendo molto in questo momento e spero che possa arrivare sempre a più persone possibili.
2_ Indelebile, partendo dal titolo della canzone e dai ricordi che hai voluto racchiudere nel testo, sembra una sorta di augurio: magari si vedrà in futuro quanto questo pezzo diventerà indelebile.
Esatto, l’ho sempre vista così. La nostra prima canzone è ancora oggi ascoltata. Quando questo succede, vuol dire che abbiamo fatto belle cose. Questo è il nostro obiettivo al 100%, più che arrivare e vedere di botto l’esplosione.
3_ Tornando al tema della canzone, i ricordi: se dovesse capitarti di ascoltare questo brano tra 10 anni, quali sensazioni potrebbe scaturire?
Non te lo posso dire ma, sicuramente a prescindere da quello che può succedere, un ricordo bello. La musica ha cambiato il mio punto di vista sulla vita. Credo che quando fai qualcosa che ti piace, riesci a vedere la vita con altri occhi. A prescindere, questo regalo che mi ha fatto la musica mi lega a lei in maniera positiva.
4_ Hai cominciato a fare musica più per bisogno personale che per inseguire il successo: è vero?
Ancora oggi, sono sincero. Ho una visione molto ampia della cosa, non lo dico tanto per dirlo. Idem quanto riguarda la competizione. Cerco sempre di vivere la musica in maniera soggettiva ma anche obiettiva se no, alcune dinamiche possono distruggerti. L’ho imparato con il tempo, possono affossarti.
Quando ho iniziato avevo il bisogno di comunicare qualcosa che mi facesse stare bene. Volevo confrontarmi con qualcuno non in maniera diretta: era il mio punto di vista. Mi ha aiutato, ho fatto da psicologo a me stesso e spero sia servito anche per gli altri.
5_ Com’è andato il tour itinerante romano con cui hai presentato il nuovo singolo?
Benissimo. La gente ne ha parlato, non tanto per la canzone stessa ma, per l’idea e il messaggio che c’erano dietro. Chiudono le persone tra le quattro mura? Gli passo sotto casa. Non mi dai un palco? Trovo il modo di suonare la mia musica.
Bisogna essere reattivi in un momento del genere, soprattutto in quanto figura pubblica. Volevo respirare l’aria di Roma – città a cui sono legatissimo – e farla respirare anche agli altri.
Abbiamo quindi messo in piedi questa iniziativa: cinque moto che hanno fatto il giro dei monumenti storici “indelebili” di una città con una storia “indelebile”.
6_ La situazione del mondo della musica è ancora molto drammatica seppur si stia iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel. Da gennaio a oggi hai calcato due palchi: Sanremo 2021 e il 1 maggio.
Non mi lamento, il discorso è allargato alle persone che sono all’interno di esso. A tutti coloro che sono dietro le quinte e rendono possibile l’esibizione. Risparmiare in giovane età non è così tanto importante. Quando invece hai una famiglia e dei doveri da rispettare, diventa un problema.
Il mio è un po’ un augurio ai giovani del futuro: non lamentiamoci, non focalizziamoci sul problema ma troviamo nuovi modi di risolverlo.
7_ Domanda a bruciapelo. Il palco più emozionante, Sanremo o il 1 maggio?
Sanremo. Il 1 maggio è solo con il pubblico. Ci andavo sempre da bambino. Sanremo è sempre Sanremo ed è bello aver fatto parte di questo pezzo di storia.
8_ È vero che hai due date in programma a novembre: al Teatro Centrale (Roma) e ai Magazzini Generale (Milano)?
Vero. A prescindere, prometto a chi verrà che ci sarà uno show, un qualcosa di mai visto. Voglio portare live il concerto più bello che io abbia mai vissuto nella mia vita, sperando sia così anche per il pubblico. Per questo abbiamo scelto delle location con poca gente, in cui si senta il calore e arrivi in maniera diretta il messaggio.
Biografia: Fasma
Tiberio Fazioli, aka FASMA, nasce il 17 dicembre 1996 a Roma. Nel 2016 fonda la crew WFKinsieme al produttore GG (Luigi Zammarano), Tommy l’Aggiustatutto e il suo manager Lorenzo Zefferi: «Esistiamo dentro di noi da sempre, a livello pubblico dal 17/12/2016». L’etichetta ha all’attivo tre artisti: Lil Zeff, Riviera e Barak da Baby. La musica è il pennello senza regole di Fasma, il microfono è la fotocamera con la quale cerca di rievocare momenti passati e significativi della propria vita, empatia in note, scatti di emozioni. Nel 2017 pubblica i singoli “Marylin M.” (oltre 13 milioni di visualizzazioni su YouTube e 24,5 milioni di stream su Spotify) certificato disco d’oro, “M. Manson”, “Lady D.” e “Monnalisa” ft. Barak da Baby. Il suo album d’esordio “Moriresti per vivere con me” è uscito il 2 Novembre 2018.
L’artista nel 2020 è stato in gara alla 70 ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione ‘Nuove Proposte’ con il brano “Per sentirmi vivo”, con cui ha conquistato pubblico e critica. Il singolo, che conta oltre 76 milioni di stream totali ed è stato certificato doppio platino (certificazione diffusa da Fimi/GfK Italia), è contenuto nell’album “IO SONO FASMA” (Sony Music Italy), uscito a marzo 2020. Fasma è stato tra i protagonisti della 71ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Campioni” con il brano “Parlami”, prodotto da GG e certificato disco d’oro (certificazione diffusa da Fimi/GfK Italia).