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Frada: “Mosca è uno sfogo allo stato puro”

Frada sentiva il bisogno di sfogarsi con la musica e lo ha fatto con il suo nuovo singolo: “Mosca”. Leggi e ascolta l’intervista!

Frada sentiva il bisogno di sfogarsi con la musica e lo ha fatto con il suo nuovo singolo: “Mosca”. Leggi e ascolta l’intervista!

 

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Frada: “Mosca è uno sfogo allo stato puro”

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Frada all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.

1_In questi giorni stai scrivendo qualcosa di nuovo oppure hai già dei pezzi in archivio?

Ultimamente sono in fase creativa. Sto scrivendo diverse canzoni in studio con nuovi produttori e artisti.

2_Hai iniziato a sperimentare il genere punk. Come mai hai deciso di intraprendere questo tipo di percorso?

Non vedevo l’ora di comporre pezzi urlando come un pazzo e a un certo punto, ho captato nell’aria che c’era la possibilità di farlo: potevo finalmente sfogarmi. Una mattina ero in studio con Kyv (Vincenzo Centrella), il produttore con cui lavoro di più. Eravamo in “modalità punk” e abbiamo realizzato Mosca: il mio primo pezzo sui generis. Inizialmente era totalmente diverso, aveva una base più acustica. 30 in hotel invece, è una canzone figlia di tutti i brani che ho composto dopo Mosca.

3_”Mosca” è stata prodotta da Michelangelo e Kyv. Come hai conosciuto Michelangelo?

Mi ha scritto su Instagram perché aveva ascoltato alcuni miei pezzi. Ritenendoli molto forti, abbiamo così realizzato alcuni brani insieme. È una collaborazione che continua ancora adesso.

4_Hai mai pensato di partecipare a Sanremo?

Sicuramente accadrà in futuro. Quest’anno è meglio di no perché ho ancora tanto da dimostrare. Voglio provare a entrare quando sarò più forte, con più esperienza, dopo essermi esibito in qualche concerto.

5_In generale cosa pensi del mezzo televisivo?

A me piace. Se hai la personalità giusta e riesci a non farti influenzare, può essere sfruttato a proprio vantaggio. Altrimenti, è uno strumento pericoloso.

6_Come organizzi gli impegni tra Milano e Avellino, la tua città di origine?

Ad Avellino ho creato il mio gruppo composto dal videomaker e produttore Kyv e Agon, il ragazzo che scrive con me. Veniamo a Milano una volta al mese e rimaniamo qui per una settimana circa. Quando devo lavorare su qualcosa di nuovo preferisco rimanere nella mia città natale: ho bisogno di stare solo con me stesso per scrivere, in tutta tranquillità.

7_Sei quindi uno scrittore asociale.

Nelle due settimane ad Avellino in cui non ho input esterni, ascolto molti documentari e musica anni ’60 e ’70. Dormo 2/3 ore a notte e faccio tutto quello che posso.

9_Cosa ci sarà adesso nel “mondo Frada”?

Scrivo molto, passo il tempo in studio cercando di crescere dal punto di vista artistico, stando un po’ anche nel mondo dei “grandi”.

10_Hai lavorato sia con Michelangelo sia con Kattoo (Francesco Catitti). Come mai hai deciso di cambiare?

Mi piace prendere influenze da diversi produttori. Il mio scopo è quello di imparare il più possibile dagli altri artisti e da persone che lavorano nel mondo della musica da anni, al punto da riuscire a dire la mia a livello artistico.

Written by Redazione Lattemiele

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