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Francesco Renga: “Mia figlia è il giudice più severo che ho”

Se Francesco Renga ha portato quella precisa canzone a Sanremo, è solo merito della figlia Jolanda. Leggi e ascolta l’intervista!

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Francesco Renga: “Mia figlia è il giudice più severo che ho”

 

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura e Simone Rossi a Francesco Renga, Big in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, all’interno di “S” di Sanremo: lo speciale programma di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00 durante la kermesse musicale.

1_ Ho letto alcune opinioni sulla tua canzone. È intervenuta anche Ambra Angiolini a difenderti, dicendo: “Tutti bravi a parlare”.

Cuore di mamma. Sapevo che la canzone avrebbe diviso: era quello che volevo. Non mi interessava tornare a Sanremo con una canzone simile a quelle fatte in precedenza. La mia intenzione era quella di creare una pezzo che riuscisse a fondere le mie radici e la mia poetica con una scrittura, un arrangiamento e una produzione (Dardust) moderna.

Negli anni ho capito che, o sei la pizza margherita, o è impossibile piacere a tutti.

2_ In un’intervista hai detto: “La vita ce la salvano le piccole cose”. Quali sono le piccole cose della tua quotidianità che hai guardato con occhi diversi durante questa situazione?

La genesi della canzone parte proprio da questo, da alcuni scatoloni che ho dovuto aprire durante un trasloco. Era il primo lockdown, mi sono ritrovato in una casa nuova non ancora finita e tre giorni dopo hanno chiuso il paese. Mi sono messo ad aprire scatoloni da cui uscivano ricordi, pagine scritte da me, diari, fotografie con i Timoria (la mia band) e i miei figli.

Erano cose che credevo di aver dimenticato e invece erano lì ad aspettarmi. È nata così l’idea di scrivere una canzone in cui parlo dei ricordi usciti proprio da quegli scatoloni: sprazzi di felicità che dimentichiamo o fingiamo di dimenticare proprio per proteggerli dal bordello della vita.

Sono piccole cose come: la fotografia di tua figlia bambina che gioca in giardino, quella del tuo vecchio cane che ora non c’è più, le foto dei tuoi genitori, pagine di diari che ti fanno capire come ti sentivi a 16/17 anni; un oggetto che credevi di aver perduto; un libro che hai condiviso con una persona amata.

Nei momenti difficili, come può essere una pandemia, possono arrivare all’improvviso e raffiorare nell’anima in maniera potente ma inaspettata. Ti danno di colpo una visione generale, una prospettiva diversa di ciò che ti sta attorno. Ti aiutano a capire che quello che stai vivendo, in realtà, è molto meglio del previsto.

3_ A proposito di ricordi, se avessi la possibilità di riportare indietro l’orologio, a che età e a che “testa” vorresti tornare?

La testa non è cambiata tantissimo. Gli aspetti migliori della mia mente sono rimasti immutati. L’incoscienza, l’istinto, la fame, il fuoco sacro dell’arte sono rimasti tali. Ho quasi sempre raccontato le fasi della mia vita attraverso le mie presenze a Sanremo.

Io non tornerei indietro, non ho rimpianti, anzi. Non ho mai smesso di avere notti e attitudine da leone. Se penso però ai miei figli a casa in DAD, mi viene un’enorme tristezza.

4_ Ti è piaciuta l’esibizione di Elodie della seconda serata del Festival di Sanremo 2021?

Mi ha accompagnato in tour nei palazzetti qualche anno fa, abbiamo anche duettato. È un’artista incredibile. L’ho trovata in splendida forma. All’epoca avevo già capito che avrebbe avuto successo. Auguro lo stesso alla mia ospite di stasera.

5_ Com’è nata l’idea di duettare con la vincitrice di X Factor 2020 Casadilego in Una ragione di più (Ornella Vanoni)?

Quando vedo un talento così brillante e splendente, non posso fare a meno di avvicinarmici. L’ho seguita in tutto il percorso di X Factor. Ha l’età di mia figlia, il che mi fa strano.

L’ho invitata subito a cantare con me questa bellissima canzone. È un omaggio a una grande artista, Ornella Vanoni, scritta da un autore un po’ troppo sottovalutato (Mino Reitano e il fratello Franco Reitano). Le parole sono di Franco Califano. Che je vuoi dì!

6_ Parlando di tua figlia Jolanda, hai detto che ti “ha dato una possibilità in più” per questa canzone. Il suo è stato il giudizio più ostico?

No, ce ne sono stati di molto peggiori. È il giudice più severo in assoluto.

7_ Valuti in base a quello che ti dice lei?

Vuoi sapere come ho deciso di andare a Sanremo? Ti dico la verità. Eravamo in auto io, mia figlia e una sua amica con cui aveva studiato a casa. La stavamo riaccompagnando, quando mi è arrivato il raffmix della canzone: la prima cosa che avevo registrato con Faini e Casalino.

Ho detto a Jolanda di ascoltarla e lei all’inizio non si era sbilanciata molto. Quando l’amica è impazzita, ha iniziato a dire che era bellissima. Se non ci fosse stata l’amica, magari avrei portato a Sanremo un’altra canzone!

Written by Redazione Lattemiele

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