Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Gaudiano, all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_ È un momento unico. Foggia non vinceva il Festival dal ’72. Sei riuscito a tornare nella tua città?
Non ancora, gli impegni sono molti. Adesso non è il momento di rilassarsi, avrò tempo in futuro.
2_ Il brano “Polvere da sparo” con cui hai vinto Sanremo Nuove Proposte, ti ha fatto un bel regalo.
Assolutamente sì. È la canzone che non avrei mai voluto scrivere ma è il motivo per cui oggi sono così felice. Sono le due facce di una stessa medaglia che per me vale tantissimo. Spero veramente che questa canzone – oltre a rendermi felice – possa essere di conforto a tutte quelle persone che hanno vissuto la mia stessa storia e si rispecchiano nelle mie parole.
3_ Com’è stato portare sul palco dell’Ariston un pezzo così?
Quando si è palesata l’opportunità di presentare un pezzo per il Festival, senza pensarci due volte ho subito scelto “Polvere da sparo”: non c’era canzone migliore per presentarmi al pubblico di Sanremo.
Dopo l’uscita dei mie primi singoli – “Le cose inutili” (2020) e “Acqua per occhi rossi” (2020) – ho pensato che per andare su di un palco così importante, bisognava portare qualcosa di forte e identificativo.
Gaudiano: “Dovremmo tutti esercitarci a essere noi stessi”
4_ Sei una persona che non ha paura di mettersi a nudo per il pubblico.
No, credo che noi artisti abbiamo il compito – se non la missione da perseguire – di metterci a nudo per far vedere agli altri quanto sia bello essere fragili, essere vulnerabili.
Secondo me, mostrare le proprie debolezze significa anche mettersi a disposizione di un certo tipo di accoglienza da parte del pubblico, da parte di tutti. Nella nostra vita quotidiana dovremmo esercitarci a essere noi stessi senza sovrastrutture, filtri, barriere. Noi artisti dobbiamo dare questo buon esempio.
5_ I tuoi primi singoli (“Le cose inutili” e “Acqua per occhi rossi”) sono parte di un progetto musicale che ha avuto di colpo uno slancio sanremese.
Da 0 a 100 in pochissimi secondi. I due singoli hanno voluto rappresentare l’inizio del mio progetto. Con questo 45 giri digitale abbiamo voluto raccontare il primo lockdown: l’esperienza assurda che abbiamo vissuto tutti e che ci ha portato a fare i conti con la nostra umanità tra le mura domestiche.
Ho voluto fare uno zoom sui rapporti umani e sulla nostra capacità di relazionarci ai cambiamenti repentini di fronte ai quali la vita ci pone.
6_ I due brani sono usciti poco prima del Festival. Come hai vissuto questa situazione?
L’ho vissuta alla grande. Per me significava farmi conoscere. Quando a un artista si dà l’opportunità di avere una vetrina così grande, non può che esserne felice. Non ho mai avuto alcun tipo di pregiudizio nei confronti della kermesse sanremese. Anzi, è sempre stata un sogno irraggiungibile. Alla fine però l’ho raggiunto e sono arrivato fino in fondo!
Gaudiano: “Dovremmo tutti esercitarci a essere noi stessi”
7_ Hai lavorato molto prima di concretizzare il tuo progetto musicale così come lo vediamo. Hai vissuto a Roma e poi a Milano. Cosa ti ha portato a uscire fuori da Foggia, la tua città natale?
Sicuramente l’impossibilità di coltivare le mie passioni all’interno della mia città. Tutto ciò che riguarda l’arte gira intorno a Roma e Milano. Sono partito per necessità: dovevo studiare e formarmi, in modo da poter realizzare al meglio il mio progetto.
8_ Tutti ti vogliono in questo momento.
Sono lusingato. Il fatto che le persone vogliano approfondire la conoscenza, siano curiose di sapere da dove viene la mia ispirazione, cosa mi porta a scrivere le mie canzoni, perché ho scelto di fare questo mestiere nella vita, il modo in cui il mio percorso può essere d’esempio ad altri musicisti che si stanno formando in questo momento, mi rende felice. Prendo tutto come qualcosa di meraviglioso e cerco di guardare avanti.
9_ Com’è il post Sanremo?
Questi giorni sono abbastanza intensi. Il post Sanremo comporta uno stress notevole. Ci sono molte interviste da fare, appuntamenti televisivi (per quanto sia possibile con i nuovi protocolli Covid-19).
Però, fa parte però del nostro lavoro. Bisogna essere all’altezza della situazione. Mi sto abituando piano piano a certi ritmi. La felicità di poter vivere la musica a 360° può farmi superare tutto.
10_ Stai lavorando al nuovo disco? Hai in programma qualche live?
Sto lavorando ad alcune nuove canzoni. Ci saranno delle novità, restate aggiornati. Sto lavorando alla progettazione del mio primo live ai Magazzini Generali (Milano, 21 novembre 2021). A questo, seguirà la data a Largo Venue (Roma, 25 novembre 2021).
Biografia: Gaudiano
Luca Gaudiano nasce a Foggia il 3 dicembre del 1991, da madre docente di lettere e papà ingegnere. Ed è proprio suo padre ad iniziarlo alla musica, regalandogli una chitarra per il suo quindicesimo compleanno. Il 25 settembre 2020 debutta con un 45giri digitale. “Le cose inutili” (Leave Music), con all’interno un lato A, “Le cose inutili”, singolo di punta dell’esordio scritto durante lockdown, e un lato B, “Acqua per occhi rossi”. È il vincitore della categoria Nuove Proposte alla 71esima edizione del Festival di Sanremo 2021.