Dagli strilli sottopalco ai numeri, l’unico feedback del momento. Gazzelle ci parla della sua esperienza e del nuovo album “Ok”. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Claves a Gazzelle, all’interno di Alla buon’ora: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 19.00.
1_ A proposito del tuo ultimo singolo “Belva”, uscito lo scorso 29 gennaio 2020. Ho letto sul tuo Instagram la frase “un altro pezzo di vita vera che si stacca da me e arriva a voi”. È un po’ il fulcro di molte tue canzoni, oltre che del valore cardine della condivisione. Quale vantaggio trai da questa condivisione?
Per me è liberatorio, mi alleggerisce di tutto ciò che ho dentro. Condividere le mie canzoni con quante più persone possibili, mi aiuta a stare meglio. È un po’ come andare in analisi da un bravo psicologo.
2_ Parliamo del live di lancio di questa canzone, in una Piazza del Popolo (Roma) deserta. Immagino abbia fatto un certo effetto. È stato un evento a sorpresa?
Sì, è stata una sorpresa. Ci siamo esibiti con chitarra e voce. Abbiamo voluto mandare un messaggio forte in riferimento allo stop dei concerti, per far capire quanto il settore dello spettacolo abbia bisogno di tornare al lavoro.
Era anche un modo “figo” per entrare in empatia con la gente.
3_ La prima cartina tornasole per capire il gradimento di una canzone sono le esibizioni dal vivo. Da un anno a questa parte però, non si sono potuti organizzare concerti. I social ti hanno aiutato in qualche modo ad avere dei feedback sulle canzoni/questo live?
I miei social sono aumentati in maniera esponenziale, così come gli streaming. I numeri sono l’unico feedback del momento ed è una cosa che non mi piace. È bello capire quale canzone fa impazzire i fan da quanto strillano, da quanto la cantano sottopalco.
4_ La prossima estate hai in programma due live: uno all’Ippodromo di San Siro (Milano, 16 luglio 2021) e al Rock in Roma (Roma, 22 luglio 2021). Non vedi l’ora?
Sì, spero si possano fare nella maniera giusta. Non scenderò a compromessi. Se non si potranno organizzare, li posticiperò: non voglio fare un concerto a metà. Voglio un concerto vero. Essendo in estate, all’aperto… Speriamo!
5_ Il titolo dell’album “Ok” in un periodo che non lo è affatto, è una provocazione o c’è dell’altro?
È un titolo provocatorio per descrivere come va il mondo in generale oltre che il mio. Nell’album infatti emergono precisi sentimenti e sensazioni. Mi piaceva l’idea di creare un ossimoro.
Poi, è anche un modo per dire a me stesso che “ok, sei arrivato al tuo terzo disco, hai raggiunto degli obiettivi, bravo”. Ho preso una parola comune e l’ho fatta mia.
6_ Com’è andata la collaborazione con Tha Supreme nel singolo “Coltellata”? È un personaggio con un molto background diverso dal tuo.
Quando l’ho ascoltato per la prima volta, sono rimasto colpito dalla freschezza dei suoi lavori, dall’unicità di sound, voce e melodie. La collaborazione è nata in maniera spontanea, da stima artistica reciproca, senza fare strategie.
Biografia: Gazzelle
Gazzelle è un cantautore italiano nato e cresciuto a Roma. Malinconico per vocazione, poliedrico come solo i fantasisti sanno essere, è salito alla ribalta grazie all’acclamato album “Superbattito” (Maciste Dischi, 2017), consacrandosi come uno degli esordi più rumorosi degli ultimi anni.
Le canzoni di Gazzelle contano milioni di ascolti e il suo lungo primo tour ha visto andare sold out oltre 90 concerti.
Romantico urbano ed eccentrico comunicatore, Flavio Pardini (questo il suo vero nome) scrive belle canzoni pop, ben radicate nella contemporaneità ma figlie legittime della tradizione cantautorale italiana.