Giordana Angi con sfondo cielo
Foto di Giordana Angi con sfondo cielo Credits: IG @giordanaangi
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Giordana Angi: «Da Sting e Shaggy, questo è stato un anno pazzesco»

Giordana Angi ci ha raccontato del suo nuovo EP “Giordana” e del suo rapporto con il pubblico italiano e non. Leggi e ascolta!

Giordana Angi ci ha raccontato del suo nuovo EP “Giordana” e del suo rapporto con il pubblico italiano e non. Leggi e ascolta!

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Giordana Angi: «Da Sting e Shaggy, questo è stato un anno pazzesco»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino Anna Patti a Giordana Angi all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00.

1_ Stai girando il mondo per cantare, scrivere e fare musica.

Per chi non mi segue sui social, ho fatto questo percorso in Francia.

Sono otto o nove mesi che promuovo il disco con Pascal Obispo, il cantante con cui ho duettato quest’estate (“J’étais pas fait pour le bonheur”, pubblicato mercoledì 29 marzo 2023) e sono stata intervistata nei vari canali televisivi.

È un ritorno a casa, dato che mia madre è francese e tutta la mia famiglia vive lì. Parlo la anche ed è emozionante tornarci non solo per Natale, ma anche per cantare.

Ho pubblicato un singolo in Francia e ora sono in tour con Pascal, a cui apro i concerti, dove cantiamo anche la nostra canzone. Sta andando bene.

Con il produttore abbiamo realizzato un EP (“Giordana Ep”, uscito venerdì 10 novembre, ndr) in quattro lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.

2_ Si può dire che hai un tour internazionale. Come la stai vivendo?

Senza tirarcela, sì. Sono stata a Philadelphia e New York. “Internazionale” perché mi sono mossa tra le Nazioni per presentare il disco.

È bellissimo. Penso sia sempre positivo conoscere persone che fanno questo lavoro. Io cerco di portare la mia musica e “stare sugli altri”, l’ho capito ora e l’ho messo a fuoco.

Mi espongo verso l’altro, aiuto in quel che posso, condivido con le persone di diverse nazionalità. Voglio abbattere la barriera del linguaggio.

Se penso a Sting che canta un mio testo, anche Shaggy, sono successe delle cose pazzesche quest’anno, mi sento fortunata.

C’è tanto lavoro perché quattro album in quattro lingue diverse significa che ogni sillaba deve essere pensata sia nella scrittura sia nella realizzazione. Sembra una stupidata, ma non lo è.

3_ Le prossime date in cui vederti?

Strasburgo, Nantes, sono tutte in Francia. Ne mancano sedici e ne ho fatte quindici.

4_ Ci sono delle differenze tra il pubblico italiano e quello francese?

Devo dire che in Francia c’è stata un’accoglienza veramente calorosa. La stessa cosa succede in Italia, non ho grossi appunti da fare: sono totalmente contenta.

In Francia sono caciaroni come noi, siamo cugini in questo senso. C’è una voglia di condividere, di manifestare sentimenti.

È semplicemente mostrare la gioia. Sono emozionati e vogliono farlo vedere.

Written by Redazione Lattemiele

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