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Credits: Instagram @giov_caccamo @fondoambiente
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Giovanni Caccamo: “Le rivoluzioni quotidiane sono fatte di piccoli gesti”

Giovanni Caccamo è pronto a mettere in atto quotidianamente una rivoluzione fatta di piccoli gesti. Leggi e ascolta l’intervista!

Giovanni Caccamo è pronto a mettere in atto quotidianamente una rivoluzione fatta di piccoli gesti. Leggi e ascolta l’intervista!

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Giovanni Caccamo: “Le rivoluzioni quotidiane sono fatte di piccoli gesti”

 

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Anna Patti a Giovanni Caccamo in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 (21 luglio 2021 – 9 luglio 2021).

1_ È un periodo di grandi ripartenze. Parliamo del tuo ultimo singolo, Canta, uscito lo scorso 11 giugno 2021.

Qualche anno fa mi sono ritrovato per la quarta volta con un nuovo foglio bianco davanti. Quando ci si approccia alla scrittura di un nuovo disco è sempre molto complicato. Ho iniziato a nutrirmi di film, letture, contenuti e ho trovato un’intervista meravigliosa di Andrea Camilleri. Trattava il tema dell’importanza della parola (le parole sono pietre e possono trasformarsi in pallottole) e invitava i giovani a costruire un nuovo Umanesimo della parola. 

Così ho deciso di accogliere questo appello e nel mio piccolo di creare il disco Parola in cui, ogni canzone fosse ispirata a un testo di letteratura italiana, straniera, contemporanea.

L’album, composto da 7 inediti ispirati da 7 testi, uscirà a settembre 2021. Ogni brano avrà un’intro strumentale sulla quale, una voce d’eccezione leggerà il testo che ha ispirato la canzone successiva.

Così è stato per il prologo-cortometraggio Aurora, uscito il 23 aprile e girato a Palazzo Vecchio, che è ispirato al testo I’m that di Franco Battiato e Manlio Sgalambro, interpretato magistralmente dall’attore Williem Dafoe.

Il primo singolo estratto, Canta, si ispira invece alla Lettera ai figli di Che Guevara, letta per l’occasione da Aleida Guevara (figlia).

2_ Cosa ti ha colpito di questa lettera, tanto da ispirarvi una canzone?

Guevara scrive questa lettera ai figli, scusandosi di essere stato un padre assente, fornendo a loro una lista di valori che gli permettessero di diventare uomini e donne straordinari, specificando di rivolgere sempre la propria attenzione ai più deboli e di combattere le ingiustizie.

Mi ha colpito su due fronti. Su quello emotivo perché a 11 anni ho perso mio padre. Ho sempre cercato una lettera o uno scritto che potesse essere una sorta di testimonianza emotiva. L’ho sentita un po’ mia questa lettera. In secondo luogo, al di là di ogni credo politico, credo che in ognuno di noi ci sia un’emotività comune.

Mi sono chiesto se la parola rivoluzione oggi avrebbe davvero senso. Noi abbiamo ricevuto gratuitamente dei diritti che sono costati la vita a migliaia di persone. Nel corso della storia, i rivoluzionari hanno sicuramente fatto degli errori ma ci hanno permesso di avere la società in cui viviamo oggi.

La rivoluzione che possiamo mettere in atto ogni giorno è fatta di piccoli gesti: avere cura del nostro pianeta; creare una società inclusiva in cui la diversità non è vista come un limite ma come una virtù, in cui tutti possano sentirsi rappresentati (penso alle minoranze etniche, LGBTQ+, alle persone fragili…); essere connessi con ciò che succede attorno a noi.

3_ Torni live con un progetto, Parola Anteprima Tour, in compagnia di Michele Placido.

La trasposizione live di questo disco è sinestetica dato che è l’unione di prosa e canzone. Anche il Parola Anteprima Tour che precede la tournée autunnale sarà un alternarsi di testi in prosa e canzoni. Al mio fianco ci sarà il grandissimo artista e amico Michele Placido. Sarà un viaggio meraviglioso. Ci esibiremo negli anfiteatri e nei luoghi d’arte. Cercheremo di catturare l’attenzione del pubblico e di riossigenare le anime.

Trovate le date sul mio sito e i social.

4_ Come sarà condividere il palco con lui?

Lo scoprirò presto. Abbiamo già condiviso il palco su Rai 1 qualche mese fa, oltre che tanti momenti umani – cene, chiacchierate – in cui abbiamo riflettuto in generale sulla vita, sulla spiritualità, sul mondo.

La condivisione è una risorsa imprescindibile per un artista, un nutrimento reciproco.

É un progetto importante, un antipasto, nato dopo 3 anni di lavoro e ricerca. Penso sia la gestazione più lunga per un mio disco. Si è trattato di un viaggio umanamente e artisticamente molto intenso. Basti pensare al prologo, il cortometraggio con Willem Dafoe e il Nuovo Balletto di Toscana. Credo molto nell’unione delle arti, soprattutto in un momento come questo.

Written by Redazione Lattemiele

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anna patti

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