I Sansoni ci hanno raccontato del loro spettacolo “Un sogno a tempo determinato”. Leggi e ascolta l’intervista ai comici!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Carlo Mondonico, Sara Ventura ed Edoardo De Simone a I Sansoni all’interno di Spoiler: il programma mattutino di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.00.
1_ Fabrizio e Federico Sansone. Siete due comici, creator e fratelli. Dove siete adesso?
Fabrizio Sansone: In questo momento purtroppo, o per fortuna, siamo insieme nella vita quotidiana e sul lavoro. Dobbiamo fare delle riunioni da soli, le mettiamo nelle agende e valgono anche come incontro di famiglia, due in uno.
Ripassiamo quello che diremo sul palco, perché è importante avere una memoria di ferro quando sei lassù. Devi essere pronto a tutto, soprattutto se sei fratello di Federico, visto che si dimentica tutto.
2_ Di cosa parla il vostro spettacolo?
Fabrizio Sansone: “Sogno a tempo determinato” è uno spettacolo che parla di quanto sia difficile essere giovane oggi.
Visto che siete “Spoiler”, facciamo uno spoiler: in un pezzo siamo dei barboni 2.0. Io ho trent’anni e mi devo sposare, entro con un cartello. Raccogliamo l’elemosina per staccarci da questo limite dei trent’anni.
Federico Sansone: Io ho trent’anni e vivo con i miei. È una cosa strana, mica oggi a trent’anni vivi ancora con i tuoi e non ti puoi permettere nulla o farti una famiglia (ride, ndr). È una cosa semplicissima, ci piace fare cose fantascientifiche lontano dalla realtà (ride, ndr).
Fabrizio Sansone: Ci si sente coinvolti.
3_ Si avvicina il Natale. Avete in famiglia quel parente che dice “fateci ridere”, come se fosse una cosa automatica?
Fabrizio Sansone: È un classicone. Sai come rispondiamo? Che se a Milano cambi una vocale a “perla” diventa altro (ride, ndr).
Diciamo “se avessimo fatto i panettieri, stamattina ci avreste chiesto di fare il pane?”. Loro ci guardano e dicono che li abbiamo fatti ridere, non capiscono che lo pensiamo veramente (ride, ndr).
Federico Sansone: Saluto lo zio Pippo!
4_ La prima data la farete a Venaria Reale il 6 dicembre e starete in giro sino al 24 febbraio.
Fabrizio Sansone: Lo facciamo per evitare le feste con i parenti. Per non vedere lo zio Pippo siamo costretti a lavorare (ride, ndr).
Nelle date tocchiamo tutta Italia. Non vediamo l’ora di mettere in scena lo spettacolo, dove, ci sarà una nostra canzone inedita: “L’astronauta e il calciatore”, come sulla locandina.
Sono i rappresentanti dei sogni per antonomasia e, praticamente, parleremo del rapporto tra sogno e distruzione di esso in una società che pensa solo ai soldi.
Vogliamo dire che non dobbiamo pensare solo al denaro, perché esiste anche altro.
5_ Manca quello delle ragazze, la velina.
Fabrizio Sansone: Quelli sono stereotipi che in un attimo diventano sogni, devono essere tutti rispettati. A volte, però, collimano.
Avere un sogno è anche svegliarsi la mattina e dire “voglio comprare quel televisore bello che mi piace”, non per forza essere un calciatore.
Federico Sansone: Può essere anche un sogno, ma se non lo si diventa l’importante è averlo!