Il Tre ci ha raccontato dell’esperienza al Festival di Sanremo e dell’autocritica. Ascolta e leggi l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Giorgio Dazzi e Simone Rossi a Il Tre all’interno di Fin qui tutto bene: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00.
1_ Avevi paura prima di salire sul palco?
Più che paura ero teso, perché era una cosa nuova e non sapevo come comportarmi. Volevo salire sul palco e non vedevo l’ora, visto che ero l’ultimo.
Ero in pigiama a guardare il Festival, come se fossi a casa mia. Dovevo essere lì un’ora prima, all’una. Quindi, dalle otto all’una, me lo sono visto in camera.
2_ Non è “Il Tre”, ma “Er Tre”.
È “Er Tre”, perché a Roma dicono così, ma sono stato anche “Alfa” (ride, ndr).
Ci sta, perché ci sono stati tanti artisti giovani ed è normale che qualcuno non mi riconosca. Una signora mi ha chiesto una foto e mi ha detto: “Sei Alfa”.
3_ Ora fa figo dire che hai sonno a Sanremo.
Io sono ancora devastato da questa settimana.
4_ Grazie al Festival sei stato visto come simpatico e bravo.
Diciamo che ti presenti al pubblico e alla popolazione italiana. Poi devi vedere come ne esci, magari vieni apprezzato da uno e non dall’altro.
Là c’era un clima amichevole durante la settimana e ci complimentavamo a vicenda, come con Geolier, Alfa e Mr.Rain. Ci stimiamo reciprocamente.
5_ Come hanno reagito i tuoi amici?
Ho fatto una videochiamata nel mio gruppo, “Daje”, e tutti mi hanno detto che sembravo a casa mia per come parlavo e mi comportavo.
Mi hanno fatto dei meme e detto che sembravo uscito dal secchio di una vernice per il vestito, ma sono il primo che ironizza su sé stesso.
6_ Ti abbiamo visto incerto solo accanto a Fiorello.
Io volevo parlare e anche lui. È stato un miracolo che non l’ho chiamato “Frà” per interromperlo (ride, ndr).
7_ Com’è la tua autostima dopo il Festival?
Sai che c’è? Io sono sicuro di me, di quello che faccio e come. Penso che essere autocritico mi porterà lontano.
Quando faccio una cosa mi chiedo se posso farla meglio. Questo mi spinge a dare sempre il meglio, ma se non ci credi tu per primo, non puoi aspettarti che lo facciano gli altri.
8_ Quest’anno il Palazzo dello Sport. Il prossimo San Siro?
Sarebbe un sogno, sto lavorando per quello. Il Palazzo dello Sport e i club sono già un traguardo.