Leo Gassmann ci ha raccontato che per lui, la musica sarà sempre una passione e mai un lavoro. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura a Leo Gassmann in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 16.30 (21 luglio 2021 – 09 luglio 2021).
1_ Parliamo del tuo ultimo singolo Down, uscito lo scorso 28 maggio, che parla del superare le proprie paure e vulnerabilità. L’hai scritto durante la fase di lockdown?
Sì ci siamo ritrovati un po’ tutti ad affrontare le debolezze. Questo brano nasce proprio dalla necessità di accogliere nelle nostre vite quei “brutti mostri” – delusioni e pensieri negativi – che spesso non riusciamo a raccontare nemmeno alle persone vicine perché sembra quasi di sminuirli. Attraverso questo brano cerco di esorcizzare i problemi e portare gioia nei cuori delle persone.
2_ Quali sono state le tue paure più grandi?
Non c’erano paure ben precise. Quando ti ritrovi chiuso in una stanza per tanto tempo, fermo, ti interfacci con i pensieri, ritrovandoti in un loop infernale dal quale non riesci a uscire. A un certo punto mi sono reso conto che i brutti pensieri non devono essere scacciati ma accolti: trasformati in energia positiva che possa poi portarci verso la serenità e la tranquillità interiore.
3_ Questo pezzo ha delle sonorità al di fuori di quello che abbiamo sentito finora.
C’è questo lato di me che non avevo ancora mostrato. Riprende dei brani che ascoltavo quando ero ancora più piccolo (Green Day, Blink 182). Ho più facce: una introspettiva, alla quale ho abituato gli ascoltatori con Sanremo e il percorso che ho fatto; una più caciarona che esce fuori nei concerti.
Down porta un messaggio ben chiaro. È stata pensata per far urlare le persone in faccia ai propri mostri. Non vedo l’ora di suonarlo live, mi dà la carica e mi aiuta. La musica è un procedimento catartico.
4_ Hai qualche data in programma per quest’estate?
Assolutamente sì, a breve le pubblicherò sui social. Gireremo l’Italia e qualche festival con la band. É importante portare la musica nelle piazze e nelle strade che per troppo tempo sono rimaste in silenzio. Il settore musicale deve tornare a vivere.
5_ Hai iniziato a suonare da piccolo. C’è qualcuno in particolare che ti ha avvicinato alla musica e alla chitarra?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Mia madre mi ha sempre dato la possibilità di studiare e questo è un grande regalo.
La musica per me sarà sempre e solo una passione. Quando mi chiedono che lavoro fai, non rispondo mai “il musicista” o “il cantautore” perché non deve essere vista in questo modo. È una manifestazione della personalità e deve rimanere pura, non corrotta.
Sarà sempre una passione e se un giorno potrò continuare a camparci, ne sarò felice. L’importante è portare messaggi positivi – e un po’ della fortuna che ho avuto nella vita – agli altri.
La prossima settimana partirò con un amico per la Calabria. Suoneremo in strada e dormirò in tenda, sarà bellissimo. Per me, è bello poter vivere di emozioni e raccontarle.
Forse è stata mamma la prima a credere in me e darmi la possibilità di approfondire questa mia missione.
6_ Spesso i genitori sbagliano e non spronano i figli.
Le nuove generazioni troveranno comunque la loro strada. Anche la situazione che abbiamo vissuto, ci porterà alla riscoperta del dialogo e del confronto: il motore principale nella storia per la nascita di nuovi movimenti e idee. Sono molto ottimista in questo. Nonostante la vita non sia sempre a colori, noi possiamo scegliere di colorare il mondo.
7_ Hai una collaborazione nel cassetto? Con chi ti piacerebbe collaborare, Elisa, Mahmood…?
Elisa è un angelo, una delle voci più belle che abbiamo in Italia. Le sue canzoni ti trasportano in una dimensione parallela. Mahmood è una grande scoperta per il mercato musicale perché sta portando un sacco di freschezza e coraggio. Adoro le persone che rischiano e non si accontentano mai di non quello che hanno e di quello che fanno.
In entrambi i casi sarei felice se accadesse qualcosa ma non a tavolino. Se mai un giorno i nostri percorsi si incontreranno, sarò lieto di collaborare con loro. La musica è magica se nasce in maniera spontanea.
Biografia: Leo Gassmann
Nasce a Roma il 22 novembre del 1998, una famiglia di artisti e un cognome impegnativo. All’età di 9 anni entra all’Accademia di Santa Cecilia e studia chitarra classica e solfeggio per 5 anni. All’età di 14 anni Leo vince un concorso di interpreti organizzato da Marco Rinalduzzi. A 19 anni viene selezionato per essere uno dei dodici concorrenti di X Factor 12 arrivando alla semifinale e dimostrando un talento singolare nella scrittura e nella voce.
Nel 2020 vince la categoria Nuove Proposte del Festiva di Sanremo con il brano “Vai bene così”, confermando le sue doti da cantautore e grande maturità e intensità di interpretazione nonostante la sua ancora giovanissima età. Il videoclip di “Vai Bene Così”, che ad oggi vanta oltre 7 milioni di visualizzazioni su YouTube, gli vale il Premio Roma Videoclip Sanremo Giovani 2020 ricevuto durante l’edizione della Festa del Cinema di Roma.
In seguito a questi importanti traguardi Leo Gassmann pubblica “Strike”, il suo album d’esordio che supera gli 11 milioni di streaming, dalla quale sono estratti i singoli “Maleducato” e “Mr. Fonda”. Dopo un tour svolto con la sua band durante all’estate, il giovane cantautore romano è pronto a tornare con “Down”, il nuovo singolo disponibile da venerdì 28 maggio.