I Maneskin ci hanno svelato il segreto della loro sfacciataggine sul palco: tanto duro lavoro. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Claves e Simone Rossi ai Maneskin, Big in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, all’interno di A Tu per Tu con Sanremo: lo speciale programma di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00 durante la kermesse musicale.
1_Secondo voi, il pubblico di Sanremo era pronto ai Maneskin? Era pronto alla vostra musica musica e arte? Il rischio era vedervi snaturati.
Alcune persone hanno mosso delle critiche. In generale il feedback è positivo. Volevamo presentarci con un brano così strong per far comprendere al grande pubblico la nostra evoluzione. Siamo felici che molti ci abbiano compresi e apprezzati.
2_ Sempre in merito all’esibizione della seconda serata del Festival ma anche performance su palchi differenti, date sempre l’impressione di essere molti tranquilli. Non c’è quell’emozione che abbiamo notato in altri vostri colleghi. Siete davvero così “scialli” o fingete bene?
La verità sta nel mezzo. Come tutti gli esseri umani proviamo delle emozioni. Quando stiamo per salire sul palco e hai le telecamere puntate addosso, sicuramente non rimaniamo indifferenti. La nostra naturalezza deriva dalla mole di lavoro che c’è a priori: siamo molto preparati, facciamo tantissime prove, suoniamo molto e ci teniamo a essere sempre in allenamento. La nostra sfacciataggine deriva da una grossa mole di lavoro. Quando saliamo sul palco ci sfoghiamo: abbiamo tre minuti per dare il 100%.
3_ Il 19 marzo 2021 uscirà il nuovo album “Teatro d’Ira – Vol 1”. Con il singolo “Vent’anni” avevate detto che sarebbe iniziata una nuova era per il vostro gruppo che è un po’ quello che avete portato sul palco di Sanremo. Troveremo dei nuovi Maneskin nel disco?
Assolutamente. “Teatro d’Ira -Vol 1” è il racconto del percorso di elaborazione interna che c’è stato in quest’ultimo periodo. Ci saranno tante belle bombette. Ci siamo lasciati andare.
