Massimo Ranieri ci ha svelato cosa ha significato per lui ricevere il “Premio della Critica” a Sanremo 2022. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Massimo Ranieri all’interno di Wake Up: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 08.30.
1_Quando si pensa a Massimo Ranieri vengono in mente due parole: “intensità” e “giovane”, come si è visto durante la tua esperienza al Festival di Sanremo.
Bisogna credere nella vita, in un futuro assolato e in quello che si fa. Io ci credo sempre, anche nei momenti più duri della mia carriera, ad esempio, quando ho lasciato la musica per fare teatro e tutti mi davano per fallito. Fortunatamente ho trovato dei “giganti” lungo la mia strada che mi hanno aiutato molto anche quando ho pensato di ritornare a quello che facevo prima.
Forse, però, non volevo essere: uno dei tanti in una compagnia. In questo mi hanno aiutato molto Peppino Patroni Griffi, Maurizio Scaparro, Giorgio De Lullo. Aggiungo anche Mauro Bolognini che mi ha scoperto come attore di cinema. Peppino diceva che avevo il teatro nel sangue. Io non ci credevo perché volevo fare il cantante e mi sembrava assurdo fare questo salto da un pianeta all’altro. Invece poi, ho capito che aveva ragione.
2_Come mai hai avuto deciso di ritornare al Festival di Sanremo?
Volevo confrontarmi ancora una volta. Io voglio impegnarmi e “sudare” sempre molto: non a caso ho fatto uno spettacolo dove boxavo e cantavo. Rappresentavo la vita di Marcel Cerdan proprio per provare l’ebrezza di imparare una cosa nuova: il pugilato. A me piace la sfida continua, quella che ti fa scoprire tante cose e ti fa assaporare anche la sconfitta che serve sempre perché, da essa si cresce e impara. Non potevo andare al Festival solo in veste di ospite: era una canzone che bisognava assaporare, il pubblico doveva metabolizzarla essendo un testo potente, profondo e dolente.
Massimo Ranieri: “Ricevere il Premio della Critica? Come se avessi rivinto il Festival”
3_”Perdere l’amore” può essere considerata un monumento della musica italiana.
Quando mi fu proposta questa canzone da Artegiani e Marrocchi, quest’ultimo mi aveva detto che aveva tante canzoni da farmi sentire. Poi mi ha fatto ascoltare quel brano e mi ha detto: “Se prendi questa canzone devi portarla a Sanremo“. Volevo farla ascoltare al grande pubblico, non mi interessava il resto. Quando ho cantato il sabato sera, infatti, la domenica mattina sono andato subito a Napoli perché poi il lunedì avevo in programma la prova generale.
4_Rkomi quando è venuto ospite da noi a Radio LatteMiele ha detto che vorrebbe collaborare insieme a te.
Ci possiamo mettere d’accordo. Tra le altre cose è una persona che stimo molto e lo ringrazio.
5_Hai avuto una carriera pazzesca. Hai ancora un sogno professionale nel cassetto?
Se una sera ti addormenti accanto a me, ti trasmetto tutti i sogni che ho ancora in volo. Ogni tanto cerco di acchiapparli e a volte ci riesco. Ad esempio, quando sono riuscito a ottener il premio della critica a Sanremo: per me è come se avessi vinto un’altra volta il Festival.