Matteo Faustini ci ha raccontato del suo nuovo singolo e del rapporto che ha con la solitudine. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Matteo Faustini in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00.
1_Nelle tue canzoni ci sono sempre temi importanti come in “1+1“, il tuo nuovo singolo disponibile da domenica 11 luglio 2021. Come mai l’hai intitolato così?
L’ho chiamato così perché secondo me il vero amore è fatto da un intero più un altro intero, non da mezzo più mezzo. Quindi basta con questa dolce metà: possiamo essere completi anche da soli. Non dobbiamo aggrapparci a un altro essere umano per sentirci abbastanza.
2_Dall’inizio della tua carriera sei maturato molto. Ho trovato nei tuoi brani una grande crescita professionale. È successo qualcosa nella tua vita oppure è semplicemente maturità?
Uso la musica come valvola di sfogo. Ho sofferto la dipendenza emotiva e ho avuto bisogno di scrivere questa canzone per uscirne.
3_ Nel video di 1+1 utilizzi uno stile cinematografico: spieghi in modo quasi didascalico com’è la vita con la metà sbagliata e la vita quando, invece si è capaci di amare se stessi.
Io e Nicola Conversa, alla regia, abbiamo deciso di dividere lo schermo a mo’ di: “Quale parte scegli?”. È stato bello, perché alla fine scegli di amarti.
4_Ne “Il gobbo“, singolo estratto dell’album “Figli delle favole” uscito nel 2020, parli della bellezza della solitudine. Tutti la vedono come qualcosa di triste, invece per te, è una cosa che bisogna amare?
Bisogna vedere la solitudine non come un vuoto da riempire, ma come uno spazio da ascoltare.
5_ Nel pezzo parli anche di bodyshaming, bullismo, razzismo e ti domandi perché è più facile odiare che amare. Sei riuscito a darti una risposta?
È una bella domanda. Io credo che sia più facile distruggere che costruire. Penso sia più automatico e più facile vedere i problemi degli altri rispetto ai propri. Ti senti anche più forte.
6_Finalmente inizierai con i live. Dove ti esibirai?
Mercoledì 14 luglio sarò a Sarzana per omaggiare Lucio Dalla. Avrò l’onore di cantare in quanto vincitore del Premio Lunezia a Sanremo. Venerdì 16 luglio, invece, sarò a Cecina e il 24 luglio in provincia di Brescia, a Paratico.
7_ Per voi artisti quanto è stato difficile non comunicare dal vivo con le persone che ascoltano?
Veramente tanto difficile, però nel mio caso ho cercato di circondarmi di gratitudine e ho approfittato della quarantena per scrivere il mio secondo disco. Quindi adesso sono pronto per ripartire con nuova musica.
8_ Finalmente anche voi cantanti italiani state cominciando a muovervi un po’ di più sul palco. Ci saranno dei momenti danzanti nei tuoi live?
Grazie, sei gentilissimo! Guarda, io non mi prendo sul serio, ho imparato a lasciarmi andare ed essere versatile anche nei movimenti. Quindi sì ci saranno, ci sarà anche molto disagio, ma ci saranno.
9_ Anche questo fa parte del rapporto col pubblico: hai un contatto diretto con esso attraverso i social o preferisci essere più riservato?
Io dedico ore quotidiane a rispondere a tutti i messaggi, ai post, ai reels perché mi danno un amore pazzesco e per me è fondamentale. Sono grato, infatti, che ci siano tutti i giorni.