Mida ci ha raccontato il suo approccio alla musica e di come si è sentito sul palco di Sanremo Giovani. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino ad Mida all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_ Come stai? So che hai già fatto le prove, come sono andate?
Sto molto bene, sono molto carico, il mio fisico sta bene e la mia mente anche. Sono molto felice di essere qua! Le prove sono andate molto bene e non vedo l’ora di poter replicare quello che ho fatto alle prove.
2_ Com’è stato salire sul palco del Casinò di Sanremo? È comunque un palcoscenico importantissimo dove tantissimi artisti hanno cominciato la loro carriera.
È stato molto bello. Anche il palco in sé è molto bello, è scenografico: ti senti a casa. Ti senti a casa in maniera molto particolare.
3_ È bello sentirtelo dire perché so che tu hai fatto molti anni di gavetta, hai lavorato anche con personaggi importanti del mondo dell’hip hop e, adesso, per te c’è questa possibilità interessante di partecipare a Sanremo Giovani. Da cosa è nata l’idea di partecipare? Ti è sempre passato per la testa oppure è stato uno scatto improvviso?
L’anno scorso avevo provato e non mi avevano preso. Avevo fatto le audizioni portando il brano “Lento”. Avevo provato con quel brano e pensavo di essere preso, ma così non è stato, quindi ho deciso che avrei sicuramente riprovato l’anno dopo. Ho riprovato quindi – penso – con il pezzo giusto. Per adesso è andata bene, quindi, è andata bene!
Mida: «Sul palco di Sanremo Giovani mi sono sentito a casa»
4_ Infatti sei tra i 12 che si battaglieranno i 6 posti della finale: quest’anno siete anche fortunati perché ci sarà una bella componente di giovani che andrà sul palco dell’Ariston.
Sono molto contento di questo perché, a mio parere, è una scelta intelligente.
5_ Questa canzone, “Malditè”, apre una porta importante: quella delle relazioni tossiche.
Esattamente. Parla proprio di quello e sono contento di aver portato una tematica del genere in un contesto così importante.
6_ È una cosa autobiografica oppure una storia che hai sentito, che hai vissuto in terza persona?
È una storia che ho vissuto, è la mia storia.
7_ Immagino che metterla in musica ti sia venuto molto naturale.
Certo, è istintivo. A volte non ci penso neanche, mi accorgo dopo di quello che ho fatto.
8_ Come è stata l’accoglienza? Tutte le persone che hanno sentito questa canzone cosa ti hanno raccontato?
Questo pezzo è stato molto apprezzato dal mio team. Sapevamo che era il pezzo giusto da portare, poi ovviamente l’abbiamo proposto, quindi ne siamo contenti.
9_ È una tematica importante quella delle relazioni tossiche, come dicevamo. Per te, come si riconoscono le relazioni tossiche?
Quando ti viene il “Malditè”. (Mal di te, ndr.)
10_ E come si riconosce?
Quando non si sta bene e ci si attacca all’idea che si ha di una persona, poi ci si accorge che quella persona non esiste più ed è, appunto, solo un’idea. Si sta con una persona poi effettivamente non ti fa poi così tanto bene.
12_ Come si esce da una relazione così?
Lasciando andare. Devi ricordarti che ci sei tu e vieni prima tu di tutti gli altri.