Noemi ha scoperto una nuova sé stessa e si è “rimessa a fuoco”. Il cambiamento è notevole, udibile e visibile. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Gilda Balducci e Max Occhiato a Noemi, Big in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, all’interno de I Due delle 2: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00.
1_Glicine, la tua canzone sanremese, racconti la nuova te stessa. Come mai hai sentito l’urgenza di cambiare?
Penso che succeda a intervalli personali, di arrivare a dei momenti in cui ci sentiamo meno carichi e abbiamo bisogno di nuovi spunti per la nostra vita personale, per le nostre passioni. Ho voluto rimettermi a fuoco come persona e ritrovarmi. Mi sembrava di essermi fermata. Mi sono quindi messa in discussione e ho cercato nuove strade.
Ho trasferito questa mia nuova presa di coscienza nella musica, sono uscita fuori dal mio guscio. Ho voluto anche ridefinire la mia identità musicale senza disconoscere quella che ero. Volevo solo trovare nuovi stimoli per fare musica e così ho fatto, entrando in contatto con un mondo underground di cantautori e producer veramente interessanti che mi hanno dato tantissimo.
2_ Hai avuto una metamorfosi a 360 gradi.
Secondo me fa parte della vita. È un po’ come nei videogiochi quando ci si trova davanti un muro: se ci fermiamo a riflettere, magari troviamo una porta che si apre poi su un giardino ricco di cose nuove tutte da scoprire.
Noemi: “Mi sono rimessa a fuoco”
3_ Sei arrivata alla conclusione che “vai bene solo se vai bene a te” e hai deciso “di non permettere mai più a nessuno di mettere le mani sui tuoi sogni”. Come sei arrivata a far tacere quel vociare che condiziona la vita e non ci permettere di essere davvero noi stessi?
È tosta. Credo che il periodo in cui siamo stati obbligati a stare a casa, mi abbia aiutato molto a concentrarmi e ascoltarmi. Quando sei nel pieno del lavoro, sei sempre in mezzo a tante persone. Questa dimensione mi ha obbligata a stare da sola con me stessa e guardarmi allo specchio.
Non voglio che il mio messaggio venga frainteso. Non dobbiamo estrofletterci e raggiungere qualcosa che è diverso da noi e che gli altri hanno deciso per noi. La felicità è qualcosa di molto intima, molto profonda, molto nostra. Una volta che abbiamo risolto quello, tutto il resto subisce un effetto domino e viene pervaso da una luce totalmente diversa.
Il complimento che preferisco è quando mi dicono che ho una luce negli occhi completamente nuova.
4_ La copertina di “Metamorfosi”, il tuo nuovo disco in uscita il 12 marzo 2021, è un tuo primo piano in bianco e nero sfocato che lascia molto spazio all’immaginazione. È anche decontestualizzato.
Volevo proprio che la copertina trasmettesse questa dimensione di movimento perché, la metamorfosi è un salto verso qualcos’altro e non è mai completamente a fuoco.
È una foto che non è per niente ritoccata. I lavori di grafica che fanno oggi sono meravigliosi ma ho voluto tornare un po’ alle origini ed essere un po’ ruvida.
Cambiare non è una cosa semplice. È una cosa che, alle volte, facciamo anche controvoglia perché dobbiamo uscire da certi atteggiamenti che ci danno sicurezza. Ci mettiamo in dubbio da soli. Io mi sento a metà di questo salto, sto bene. Mi chiedo cosa penseranno gli altri ascoltando questo disco!
Noemi: “Mi sono rimessa a fuoco”
5_ Come un glicine che rifiorisce, come hai fatto tu nella tua vita, cosa vorresti che rifiorisse nella società che stiamo vivendo in questo periodo?
Stiamo vivendo un momento durissimo. Vorrei rifiorisse il contatto, l’ascolto dell’altro, l’incontro, la possibilità di condividere gli spazi e le chiacchiere davanti a un caffè.
6_ Sui social sei molto attiva. Che rapporto hai con i tuoi fan?
Li ascolto molto. Mi piace avere i loro feedback, non per insicurezza mia personale ma perché è interessante vedere come gli altri accolgono i miei messaggi. Sono tutte persone che “mi usano” per fare amicizia tra loro. Il mio fanclub, l’Arca di Noemi, ne è un esempio.
7_ Nel 2012 ti sei classificata terza a Sanremo con “Sono solo parole”. Da quella data a oggi, quanti sono stati i momenti ricchi di parole e silenzi nella tua vita?
Ricchi di silenzio, pochi. Siamo avvolti dalle parole della televisione, computer… Ultimamente ho rivalutato il silenzio e la possibilità di riflettere su quello che facciamo. Sono sempre stata un po’ allergica alla riflessione: sono molto dinamica, una che “prende d’assalto”. Le parole sono importanti però devono essere sincere.
Noemi: “Mi sono rimessa a fuoco”
8_ Nella terza serata di Sanremo hai invitato Neffa per la cover di “Prima di andare via”. Hai un rapporto particolare con lui?
Ho sempre ammirato Neffa. È un cantautore pazzesco con un gusto esagerato per il soul, funk e groove. Le sue parole sembrano sempre al servizio della melodia ma nascondono in realtà dei grandissimi significati.
Sono contenta di averlo portato sul palco con me perché ha una grande personalità e il pezzo era molto divertente e ritmato. Abbiamo portato un pizzico di sogno su di un palco importante che ci sta accompagnando in un periodo complicato.
Ha anche scritto un pezzo del mio disco, “Tu non devi”, e ha in corso il suo progetto musicale in napoletano (Aggio perzo ‘o suonno). Giovanni è una persona umile, pieno di musicalità e arte.