Noor ci racconta del brano in gara a Sanremo Giovani e rapporti creatisi dietro le quinte. Leggi e ascolta l’intervista!
No playlist selectedQui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Noor all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.
1_ Intanto, come stai e com’è l’atmosfera in questa giornata cruciale? Visto che questa sera, venerdì 16 dicembre, c’è la finale di Sanremo Giovani.
Sono sempre più tesa ma ho molte emozioni dentro di me e non vedo l’ora di esibirmi.
2_ Come sei arrivata a questo lavoro? So che sei passata da Area Sanremo e hai fatto tante cose, come è andata?
Sì, Area Sanremo è stato molto faticoso perché eravamo in 500, poi in 46, poi in 20 e poi in 4. Poi è successo tutto così velocemente che ho fatto fatica a rendermene conto. Però, poi, quando sono passata tra quei 4 ho sentito di aver superato un traguardo.
3_ Come sono andate invece le prove? Spero bene e immagino che tu abbia portato tanta energia sul palco.
Molto bene, abbiamo fatto 4 prove negli ultimi giorni ed è anche molto bella l’atmosfera che si è creata anche con gli altri concorrenti. Devo dire che è molto positiva, ne sono contenta perché non me lo aspettavo.
4_ Quindi hai avuto modo di conoscere un po’ di più gli altri?
Sì, col fatto che siamo dietro al backstage insieme. Poi, tutte le canzoni spaccano, quindi stiamo dietro le quinte a canticchiarle durante le prove.
5_ “Amelie”, oltre che titolo della canzone che porti a Sanremo Giovani, è anche il tuo secondo nome. Giusto?
Sì. Io mi chiamo Noor Amelie Mocchi. Il mio primo nome è Noor che significa “Luce”, quindi ho deciso di mantenerlo anche come nome d’arte. Amelie è stato scelto dai miei genitori quando siamo tornati dall’ospedale perché, appena nata, avevano ascoltato la colonna sonora de “Il favoloso mondo di Amelie” e quindi hanno deciso di darmi questo secondo nome.
6_In un certo senso hai scritto una canzone per te stessa: volevi raccontarti. Cosa volevi raccontare?
In realtà, racconto una storiella che può essere mia ma anche di altre ragazze. In questa canzone, mi libero di una parte di me che se ne deve andare. Nonostante la storia che racconto in questa canzone non sia semplicissima, porta un messaggio positivo: libertà, rinascita, voglia di andare avanti nonostante tutto. Mi auguro che chiunque senta questa canzone possa guarire con la musica, così come ho fatto io.
7_ Dato che hai scritto questa lettera per te stessa e per tutte le persone a cui vuoi arrivare, cosa diresti alla te del passato riguardo questa esperienza di Sanremo?
Le direi che fa bene a buttarsi e che fa bene a credere alla sua musica e alla sua emotività, di vederla come un pregio e non come un difetto. Oltre a rimanere se stessa, perché finora ha funzionato.