Ricko Schwartz ha raccontato com’è nato l’EP “Prometeo” e quanto un’opera di Calvino lo abbia influenzato. Leggi e ascolta l’intervista!
Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Ricko Schwartz all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.
1_Il 12 novembre è uscito “Prometeo”, il tuo primo EP.
È una bella emozione, un processo lungo come un parto: forse un po’ esagerato come paragone, ma è davvero durato quasi quanto una gravidanza. Le canzoni infatti, erano pronte prima della pandemia, quindi da circa 2/3 anni. Adesso sono un po’ in decompressione con le interviste ma sto cercando di fare tutto al meglio.
2_Anche se sono canzoni realizzate prima del Covid, riesci ancora a rispecchiarti in quello che hai scritto?
Sì perché fa tutto parte del mio lato emotivo e del mio vissuto: sono cose che non si cancellano. Secondo me inserire il periodo Covid dentro le canzoni si può fare se si hanno vissuto determinati fatti personali, però a volte scricchiola un po’ perché è un argomento molto delicato. Preferisco parlare di fatti personali ed emotivi piuttosto che di temi che riguardano tutti e che possono creare inutili polemiche.
3_”La luna nello zaino” è un’altra tua canzone: come è nata questa immagine?
È legata a una persona che fa ancora parte della mia vita e ad un’altra che, per fortuna, si è allontanata. È la felicità che ti porti indietro, le grandi emozioni, la grande parte di noi che a volte nascondiamo come “La luna nello zaino”. A volte cerco di proteggerla tenendola nascosta perché è un po’ quello che mi dà la spinta per continuare a fare le cose.
4_”Prometeo” è un personaggio della mitologia greca che ha donato il fuoco agli uomini, rimettendoci.
Questo titolo, in realtà, nasce in un maniera più scherzosa: un mio amico mi aveva dato questo soprannome perché, in modo volontario o involontario, tutte le cose che facevo portavano del bene alle persone. Ho sempre cercato di fare qualcosa per gli altri, non per ego o narcisismo, ma solo perché avevo voglia di farlo.
Il fuoco che Prometeo dona agli uomini è anche l’energia vitale: questo racchiude gli ultimi 5/10 anni della mia vita.
Ricko Schwartz: “In Prometeo è presente tutto il mio vissuto”
5_Nel brano “Cemento” viene mostrato un lato più cupo.
È una canzone molto cupa, ma vuole lanciare il messaggio di rialzarsi sempre e lottare contro ogni forma di bullismo, di abuso e sofferenza. È un problema che i giovani vivono quotidianamente ed è anche molto presente nella mia vita: tanti mi scrivono raccontandomi le loro situazioni. Io non sono né uno psicologo né una persona che può andare in profondità tramite i social, però quello che posso fare è dire di alzarsi e andare avanti, di non mollare e di rimanere forti anche quando si cade.
6_Utilizzi tanto i social?
Parto dalle piattaforme social grazie alla moda, ma le ho sempre utilizzate come strumento per comunicare. Ho sempre cercato di rispondere a tutti: ci sono stati periodi in cui avevo 400 messaggi al giorno e rispondevo giorno e notte. Io penso che se vuoi utilizzare uno strumento di comunicazione, devi comunicare qualcosa altrimenti non serve a nulla.
7_A volte pur di raggiungere numeri, si indossano maschere e ci si snatura.
Una persona deve cercare di portare contenuti all’interno di ciò che fa. Se poi non si ha voglia di parlare della propria vita è una scelta. La gente mi vede sui social, ma non sa com’è la mia vita: non voglio che si facciano alcun tipo di aspettativa.
8_”Le città invisibili” di Italo Calvino ha ispirato il tuo EP. In che modo?
C’è una tecnica creativa che si chiama morphing: è l’unione di tanti posti che, uniti in maniera randomica dal computer, crea luoghi che non esistono. Nell’introduzione dell’EP, presente solo su Instagram, c’è una parte del libro di Calvino. È il luogo dove Prometeo si rifugia per trovare pace e tranquillità.
9_Vivi mai in una città invisibile?
È dove vado quando ho bisogno di pace. Credo sia giusto esplorare luoghi che magari esistono veramente, ma non li puoi provare con i sensi. Un esempio è la meditazione.